“Pe Zêna e pe Sàn Zòrzo”.
E’ il grido dei crociati genovesi quello che il sindaco Marco Bucci stamane ha fatto risuonare con orgoglio durante il su breve discorso alla celebrazione del varo in quota dell’ultimo impalcato del nuovo Ponte di Genova.
Il commissario governativo per la ricostruzione ha quindi ringraziato le maestranze “che con orgoglio hanno lavorato tutti i giorni. Ci siamo fermati solo a Natale. Questo è l’esempio per la città di Genova, per la nostra storia e per tutto il Paese”.
“Il ponte non e’ finito – ha poi precisato Bucci – lo dico con il cuore in mano.
Oggi e’ una bella festa, in cui celebriamo il ricongiungimento della valle. Questo nastro d’acciaio finalmente riunisce le due parti della nostra città e della Liguria.
Noi genovesi abbiamo nel cuore, nell’anima e nella mente il ricordo della giornata in cui il nastro che c’era prima e’ crollato.
Dedichiamo quindi questa giornata alle 43 vittime. Ci ricorderemo di loro per sempre e lo faremo con un memoriale sotto il nuovo ponte. Uno spazio progettato assieme alle famiglie”.