Domani alle 20.30 Teatro Nazionale Sala del Mercato Piazza Gustavo Modena 3, Genova Federico Rampini Presenta, La seconda guerra fredda
Sarà profondamente diversa dalla prima. Cambieranno molte cose per tutti noi, nella sfida tra America e Cina nessuno potrà rimanere neutrale. L’economia e la finanza, la scienza e la tecnologia, i valori politici e la cultura, ogni terreno sarà investito dal nuovo conflitto. Dobbiamo smettere di parlare di globalizzazione come se fosse irreversibile: la sua ritirata è cominciata. A quindici anni dai suoi best-seller Il secolo cinese e L’impero di Cindia, Federico Rampini torna ad attaccare gli stereotipi, ci costringe a rivedere i luoghi comuni, ci apre gli occhi. Il mondo è cambiato molto più di quanto gli occidentali si rendano conto. Il tramonto del secolo americano e la possibile transizione al secolo cinese bruciano le tappe. Ci siamo distratti mentre la Cina subiva una metamorfosi sconvolgente: ci ha sorpassati nelle tecnologie più avanzate, punta alla supremazia nell’intelligenza artificiale e nelle innovazioni digitali. È all’avanguardia nella modernità ma rimane un regime autoritario, ancora più duro e nazionalista sotto Xi Jinping. Unendo Confucio e la meritocrazia, teorizza la superiorità del suo modello politico, e la crisi delle liberaldemocrazie sembra darle ragione. L’Italia è terreno di conquista per le Nuove Vie della Seta. In Africa è in corso un’invasione cinese di portata storica. Due imperi, uno declinante e l’altro in ascesa, scivolano verso lo scontro. L’America si è convinta che, «ora o mai più», la Cina va fermata. Chi sta in mezzo, come gli europei, rimarrà stritolato? Nessuno è attrezzato ad affrontare la tempesta in arrivo. Neppure i leader delle due superpotenze hanno un’idea chiara sulle prossime puntate di questa storia, sul punto di arrivo finale. Mettono in moto forze che loro stessi non sapranno dominare fino in fondo. Pochi anni fa le due superpotenze sembravano diventate quasi una cosa sola, tanta era la simbiosi tra la fabbrica del mondo (cinese) e il suo mercato di sbocco (americano). Quell’epoca si è chiusa e non tornerà. Sta succedendo ciò che molti esperti consideravano impossibile. I dazi sono stati solo l’acceleratore di un divorzio che cambierà le mappe del nostro futuro. Trump può subire l’impeachment o perdere le elezioni nel 2020 ma i democratici che lo sfidano sono diventati ancora più intransigenti con Pechino. La resa dei conti precipita a tutti i livelli. Questo libro è una guida e un manuale di sopravvivenza nel mondo nuovo che ci attende.
FEDERICO RAMPINI, corrispondente della «Repubblica» da New York, ha esordito come giornalista alla fine degli anni Settanta nella stampa del Partito comunista italiano. Già vicedirettore del «Sole – 24 Ore» e capo della redazione milanese della «Repubblica», editorialista, inviato e corrispondente a Parigi, Bruxelles, San Francisco, Pechino, ha insegnato alle università di Berkeley, Shanghai, e alla Sda-Bocconi. È membro del Council on Foreign Relations, think tank Americano di relazioni internazionali. Da Mondadori ha pubblicato, tra gli altri: Il secolo cinese (2005), L’impero di Cindia (2007), Le linee rosse (2017), Quando inizia la nostra storia (2018), La notte della sinistra (2019). Ha prodotto e interpretato quattro spettacoli teatrali, da ultimo Trump Blues con suo figlio Jacopo. Ha realizzato un ciclo televisivo a puntate per Rai Storia, Geostorie.