E’ morto oggi a 77 anni Gilberto Benetton. Il decesso è avvenuto a Treviso, nella sua residenza vicino a Piazza dei Signori dopo una lunga malattia. Gilberto Benetton fu il fondatore – insieme ai fratelli, tra cui anche l’ex Senatore Luciano Benetton – del Gruppo Benetton nel 1965 e, secondo Forbes, il 12º uomo più ricco d’Italia.
Gravemente malato da tempo, era stato ricoverato alcuni giorni fa per una polmonite, e le sue condizioni sono ulteriormente peggiorate. Insieme ai fratelli Luciano, Giuliana e Carlo, nel 1965 aveva dato inizio all’attività di Benetton Group, società leader nel settore moda. È stato vicepresidente di Edizione, la finanziaria di famiglia, di Autogrill, ed era consigliere del Gruppo Benetton, di Atlantia, Mediobanca, Pirelli e Allianz. Dal 2012 era stato inserito nell’Italian Basket Hall of Fame per i successi con la Benetton Pallacanestro Treviso. Edizione, attraverso Sintonia Spa, detiene il 30,25% di Atlantia, che a sua volta possiede l’88,06% di Autostrade per l’Italia.
Negli ultimi mesi i Benetton erano tornati al centro delle cronache dopo la morte di uno dei fratelli, Carlo, e la tragedia del Ponte Morandi a Genova, sulla quale proprio Gilberto aveva rotto il silenzio parlando al “Corriere della Sera”, a 24 giorni dal crollo. “Dalle nostre parti – aveva detto – il silenzio è considerato segno di rispetto. Edizione, la nostra holding, ha parlato meno di 48 ore dopo la tragedia, a voce bassa è vero, perché la discrezione fa parte della nostra cultura. Ha però comunicato con parole chiare e inequivocabili un pensiero di cordoglio alle famiglie delle vittime e la vicinanza ai feriti e a tutti coloro che sono stati coinvolti in questo disastro, un monito inequivocabile“.
E’ stato vicepresidente di Edizione Srl, la finanziaria della famiglia Benetton, di Autogrill, e consigliere del Gruppo Benetton, di Atlantia, Mediobanca, Pirelli & C. e Allianz. Gravemente malato da tempo, Gilberto Benetton era stato ricoverato alcuni giorni fa a Treviso per una polmonite, e le sue condizioni erano ulteriormente peggiorate fino al decesso odierno nella sua dimora trevigiana.
“La sua riservatezza, la sua passione per le sfide e la sua ambizione di crescita globale ci hanno accompagnato e guidato nei tanti anni di lavoro comune, in cui abbiamo potuto apprezzare le straordinarie qualità dell’uomo e la grande capacità di visione dell’imprenditore, che ha saputo indicare la via per aprire nuovi percorsi di sviluppo” – è questa la prima nota congiunta a caldo del Presidente di Atlantia, Fabio Cerchiai e dell’amministratore delegato Giovanni Castellucci.
Nato nel 1941 a Treviso, è stato il regista della diversificazione delle attività della famiglia Benetton nei settori retail, infrastrutture e immobiliare realizzata negli ultimi 20 anni. Appassionato sportivo, Gilberto Benetton è il promotore delle numerose attività nello sport delle società che fanno parte del Gruppo Edizione, in particolare nel settore giovanile, nelle attività sociali e nel rugby professionistico. Attraverso la Fondazione Benetton ha voluto la realizzazione de “La Ghirada”, una cittadella dello sport a Treviso. Dal 1988 è stato presidente di Verde Sport Spa, società preposta alla gestione del centro sportivo polifunzionale La Ghirada e all’organizzazione di numerose attività per i giovani e il territorio. È stato anche Presidente di Asolo Golf Club Srl, tra i più prestigiosi in Europa.
A ricordarlo interviene per primo il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia. “Se ne va un grande trevigiano, esponente di una famiglia di imprenditori che è diventata il simbolo stesso dell’imprenditoria “made in Veneto””. Per il governatore leghista “la famiglia Benetton ha rappresentato un modo diverso e nuovo di fare impresa” e “Gilberto è stato il primo artefice del gruppo di Ponzano, il braccio finanziario della famiglia, l’appassionato sportivo diventato il mecenate delle squadre della Marca, dal rugby al volley al basket: società che negli impianti della Ghirada hanno trovato il quartier generale e costruito il loro vivaio, riuscendo a regalare ai trevigiani e ai veneti, sotto l’egida appunto dei Benetton, grandi emozioni e indimenticate vittorie”.
Gilberto era l’anima finanziaria della famiglia trevigiana: se Carlo e Giuliana erano i tecnici e Luciano il creativo, è stato lui quello che con il supporto del manager più fidato, Gianni Mion, a creare l’impero da 10 miliardi che ha dato lustro internazionale alla dinastia. Sulla scorta di un piano di diversificazione iniziato a fine anni’80 con l’acquisto della Sme, da cui è nata Autogrill, e poi autostrade, aeroporti, immobili e partecipazioni finanziarie. Aveva seguito in prima persona l’aggregazione con gli spagnoli di Abertis. Il 10 luglio scorso era morto il più giovane dei quattro fratelli, Carlo, all’età di 74 anni.
Il core business dell’attività economica di Benetton era rappresentato dalla Edizione srl, la holding di famiglia di cui Gilberto era Vicepresidente. La società è valutata 12 miliardi di Euro ed era interamente controllata dai quattro fratelli attraverso società dai nomi evocativi (Evoluzione, Proposta, Regia e Ricerca). Accanto all’attività storica nel campo dell’abbigliamento e della moda, Benetton aveva sviluppato quella nel campo della ristorazione (attraverso Autogrill, acquisita nel 1995), le infrastrutture stradali (con l’ingresso in Atlantia nel 2000) e in quelle digitali (attraverso Cellnex acquistata nel 2018). Aveva inoltre partecipazioni in Mediobanca, Generali e Pirelli. La partecipazione in Autostrade per l’Italia, attraverso Atlantia, aveva messo Benetton al centro di una virulenta polemica l’indomani del crollo del ponte Morandi di Genova: durissimi gli attacchi subito dai due partiti di governo, Lega e M5S.
Dal 2012 faceva parte dell’Italia Basket Hall of Fame in qualità di benemerito, in virtù della sua esperienza nel mondo cestistico con la Benetton Pallacanestro Treviso.
Marcello Di Meglio