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E’ morto il direttore Mario Sconcerti. Giornalismo in lutto

Mario Sconcerti

 

Editorialista, scrittore, dirigente sportivo, ma soprattutto uno dei giornalisti sportivi più importanti degli ultimi decenni

Lutto nel mondo del giornalismo italiano e genovese. È morto a 74 anni Mario Sconcerti, attualmente editorialista del Corriere della Sera ma ricordato nel capoluogo ligure come già Direttore de Il Secolo XiX dal 1992 al 1995, in tempi internazionalmente non facili appena dopo la “rivoluzione” del Crollo del Muro di Berlino del novembre 1990 ed il disastro delle guerre ex-jugoslave di cui era attento osservatore.

Ne dà notizia lo stesso quotidiano milanese di Via Solferino nella home page del suo sito. “Fino a venerdì – scrive il Corriere – ha continuato a dare il suo contributo di idee al nostro giornale di cui era una delle firme più prestigiose. Sconcerti è stata una delle firme storiche del giornalismo sportivo italiano, già direttore del Corriere dello Sport e appunto del Secolo XIX. Nel corso della sua carriera è stato anche direttore generale della Fiorentina“. Il giornalista era ricoverato da qualche giorno in ospedale per alcuni accertamenti di routine.

Nato a Firenze nel 1948, era in ospedale da alcuni giorni e ha avuto un improvviso peggioramento. Cresciuto nel mondo dello sport grazie al padre Adriano procuratore di boxe, era stato anche Vicedirettore della Gazzetta dello Sport, nel 1987, ed era tutt’ora editorialista e prima firma del Corriere della Sera.

Sconcerti iniziò la sua luminosa carriera giornalistica al Corriere dello Sport a Firenze, passando poi a Milano e infine a Roma. Il primo amore era stato il ciclismo poi, passato nel 1978 a Repubblica, aveva creato le pagine sportive del quotidiano romano. Nel 1992 era stato chiamato dall’editore puro Perrone a dirigere il Secolo XIX di Genova e dal 1995 al 2000 è stato Direttore del Corriere dello Sport, il suo primo giornale. Nel corso della sua carriera è stato anche amministratore delegato della Fiorentina.

Accanto all’attività giornalistica e alle collaborazioni come commentatore televisivo in Rai e a Sky, è stata molto prolifica la sua produzione letteraria: “Con Moser da Parigi a Roubaix” (1978), “Storia delle idee del calcio” (2009), “Il calcio dei ricchi” (2012) e “Storia del gol” (2015) in ambito sportivo. Nel 2003 ha scritto il romanzo “Se ha torto Dio” dopo “L’alba di Roma da riscrivere” del 2011. Le condoglianze alla famiglia da parte di LN

Marcello Di Meglio