“Chiediamo al Governo la rimozione del sindaco di Genova Marco Bucci dal doppio ruolo di commissario per la ricostruzione post crollo del Ponte Morandi e per il tunnel subportuale di Genova”.
Lo ha dichiarato il segretario genovese del Partito Democratico e capogruppo in consiglio comunale Simone D’Angelo, a seguito della maxi inchiesta della Dda e della Procura di Genova, che martedì scorso ha portato agli arresti domiciliari il governatore ligure Giovanni Toti per corruzione elettorale.
Ricordiamo che il sindaco Bucci non è indagato.
“Il quadro – ha aggiunto D’Angelo – che va delineandosi in questi giorni rispetto al (presunto) sistema di corruzione e perseguimento di interessi privati che governava la nostra regione è di una gravità inaudita.
L’estensione di questo sistema malato non è ancora del tutto chiara e non coinvolge al momento, dal punto di vista penale, l’operato dell’amministrazione comunale. Eppure molti sono gli elementi di ambiguità su quanto compiuto dall’amministrazione Bucci”.
“I documenti – ha affermato il consigliere comunale del Pd Alberto Pandolfo – sulle erogazioni private depositate alla Tesoreria della Camera dei Deputati rivelano che per la campagna elettorale del 2022 il sindaco di Genova, avrebbe ricevuto 140mila euro di donazioni, di cui la metà sarebbe arrivata dal Comitato Giovanni Toti e dalla Lega Liguria, che ne avrebbero ricevuti, in quel periodo e per somme cospicue, a loro volta da operatori portuali oggi al centro dell’inchiesta che sta conducendo la magistratura, che deve continuare a compiere il suo lavoro in modo assolutamente indipendente”.