Il nuovo album di Pino Scotto, già presente sulle piattaforme streaming è adesso disponibile anche in versione fisica
«Voglio che ogni nuovo album che scrivo sia diverso dai precedenti – racconta Pino Scotto – Mi piace sperimentare, ma sempre mantenendo un sound coerente, quello che mi contraddistingue ormai da anni. Con “Dog Eat Dog” ho voluto portare 11 brani inediti che raccontassero a modo mio la società di oggi: il titolo si riferisce infatti alle piccole battaglie sociali che ogni giorno scoppiano inutilmente.»
Tra riff e assoli di chitarra, con “Dog Eat Dog” Pino Scotto realizza un percorso musicale che parte dagli ’70 per arrivare ai giorni d’oggi, con testi che vogliono far riflettere l’ascoltatore sull’egoismo e la superficialità del mondo odierno. Composto da 11 brani inediti e dalla cover dello storico brano dei Vanadium “Don’t Be Looking Back”, il disco affronta anche tematiche più personali, come “Same Old Story”, dedicata alle storie d’amore di una vita, o “One World One Life”, dedicata a suo figlio.
L’album, prodotto artisticamente da Pino Scotto, è mixato e masterizzato da Tommy Talamanca presso i Nadir Music Studios di Genova, mentre la produzione esecutiva è dello stesso Pino Scotto e Federico Gasperi. Alle chitarre e arrangiamenti Steve Volta, al basso Leone Villani Conti (Trick or Treat), alla batteria Federico Paulovich (Destrage) e alle tastiere Mauri Belluzzo (Graham Bonnett, ex Rainbow).
Questa la tracklist dell’album: “Don’t Waste Your Time”, “Not Too Late”, “Before It’s Time To Go”, “Right From Wrong”, “Dust To Dust”, “Dog Eat Dog”, “Rock This Town”, “One World One Life”, “Talking Trash”, “Same Old Story”, “Don’t Be Lookin’ Back”, “Ghost Of Death”.L’album contiene, tra gli altri, il singolo “Don’t Waste Your Time”. Il brano risulta più attuale che mai: cosa succederebbe se Dio decidesse di riversare sull’umanità la sua rabbia e all’uomo non restasse più molto da vivere? L’invito è quindi proprio quello di “non buttare via il proprio il tempo”. “Don’t Waste Your Time” è accompagnato dal videoclip prodotto da Lucerna Films, con la regia di Andrea Larosa e la sceneggiatura di Manuel Bova, visibile al seguente link: youtu.be/gjyaC1EkR3s
Alla luce dei recenti avvenimenti e delle vigenti disposizioni governative a causa della diffusione del Coronavirus, le date del “Dog Eat Dog Tour” saranno rischedulate. Per restare aggiornati, consultare il sito ufficiale di Pino Scotto e la sua pagina Facebook.
Pino Scotto rappresenta l’icona più importante del rock nazionale. Carismatico e grintoso singer dalle marcate influenze blues, dotato di una voce profonda e graffiante, rappresenta la migliore incarnazione della figura del rocker mai apparsa in Italia. La sua carriera ha ufficialmente inizio al termine degli anni ’70, quando incide il primo 45 giri con i Pulsar; dopo qualche tempo diviene frontman dei Vanadium, la heavy rock band più importante della scena italiana, con cui realizza sette grandi album. Fra il 1990 ed il 1992 Pino Scotto realizza il suo primo album solista in lingua italiana “Il Grido Disperato di Mille Bands” ed intraprende un tour con il suo Jam Roll Project. Nel 1993 inizia a collaborare con artisti del livello di Luigi Schiavone, Antonio Aiazzi dei Litfiba, Fabrizio Palermo dei Clandestino (ex band di Ligabue) con cui forma il “Progetto Sinergia” e realizza un album omonimo nel 1994. Nel 1995, a seguito del ritorno con i Vanadium, pubblica “Nel Cuore del Caos”. Successivamente esce la compilation “Segnali di Fuoco”, che raccoglie tracce presenti negli ultimi tre album pubblicati ed alcuni brani inediti, comprensivo di un mini – fumetto disegnato da Giacomo Basolu. Nel 2000 esce “Guado”, disco sanguigno articolato in undici pezzi, in cui il rocker si avvale della collaborazione di membri di band rinomate come Extrema e Timoria e di artisti di livello internazionale come la cantante Aida Cooper ed il sassofonista Claudio Pascoli. Dal 2003 al 2008 torna sulle scene con un nuovo progetto, i Fire Trails, accompagnato dal Steve Anghartal e da altri musicisti, con cui apre anche il concerto dei Deep Purple. Già dall’inizio della sua storia con i Fire Trails, collabora con l’emittente televisiva Rock Tv che gli affida la conduzione del programma Database. Il ritorno sulle scene arriva con “Datevi Fuoco (Lo Scotto da pagare)”, un album in italiano nel quale vengono riproposti i migliori brani della carriera da solista di Pino e uscito insieme alla biografia di Pino Scotto. Il progetto è portato in giro in Italia con oltre 150 date, e viene infine coronato dall’uscita del dvd live dal titolo “Outlaw now’n ever”. Nel frattempo la Tzunami Edizioni pubblica un libro intervista biografico scritto da Cristiano Canali, sulla carriera e la vita dell’artista dal titolo “Fottetevi Tutti”. Nel 2010 esce “Buena Suerte”, un grande album Rock ‘N’ Roll con brani totalmente inediti, che vede la partecipazione di ospiti come Caparezza, i The Fire e Kee Marcello (ex Europe). Nel 2012 esce l’album “Codici Kappaò”, il suo settimo album da solista. Nell’aprile 2014 esce “Vuoti di memoria”, un progetto ambizioso con cinque cover in italiano con un brano inedito e cinque cover internazionali con un inedito in inglese. Nel 2018 pubblica invece “Live For a Dream”, album che racchiude due inediti ed una ri-registrazione dei brani più famosi della sua lunga carriera, con ospiti di grande livello tra cui Sadist, Strana Officina, Roberto Tiranti, Fabio Lione, Marco di Salvia, Fabio Treves, Stef Burns e tanti altri. Il 20 Aprile 2018 esce “Eye for an Eye”, il suo ottavo album di inediti, il primo album contenente esclusivamente brani cantati in inglese.