Gli agenti sono stati anche circondati e hanno sparato in aria. L’ecuadoriano è stato arrestato questa mattina
Movimentato episodio ieri sera a Savona nei giardini delle Trincee, dove una volante ha fermato due persone invitandole a indossare le mascherine ma uno dei due li ha presi a calci e pugni ed è riuscito a scappare con ai polsi le manette.
Uno dei due si è rifiutato non solo di indossare la mascherina alla richiesta degli agenti ma anche di declinare le proprie generalità e ha iniziato a inveire contro i poliziotti e a minacciarli, prima verbalmente, poi scagliandosi fisicamente contro di loro con pugni e calci.
I poliziotti sono riusciti a ammanettare l’uomo che però si è divincolato ed è riuscito a fuggire.
Le manette, che inizialmente sembrava gli fossero rimaste applicate al polso, sono state trovate in terra, poco distante dal luogo del fatto.
Nel frattempo, in pochissimo, gli agenti si sono visti circondare da altre sei-sette persone, che mostravano un atteggiamento aggressivo.
Uno dei due poliziotti è stato costretto a esplodere due colpi di pistola in aria per indurre il gruppo ad allontanarsi, ma il gruppo lo ha fatto solo dopo l’arrivo di un’altra volante.
Da subito sono partite le indagini per identificare, non solo l’uomo sfuggito all’arresto ma anche gli altri complici.
L’uomo scappato, un trentatreenne ecuadoriano, è stato arrestato questa mattina, mentre è stato denunciato un suo connazionale di trentanove anni con le indagini che sono ancora in corso per identificare gli altri componenti del gruppo.
Nella concitazione del momento, si è scagliata contro i poliziotti anche una donna di 20 anni, italiana, a cui erano state chieste le generalità perché presente sul posto, la donna è stata poi denunciata per i reati di violenza, minaccia e oltraggio a Pubblico Ufficiale.
Gli agenti coinvolti nell’aggressione sono stati condotti in ospedale riportando rispettivamente 15 e 10 giorni di prognosi.