Home Politica Politica Genova

Edilizia pubblica, Natale: dal Pnrr 35 milioni ma Comuni liguri tagliati fuori

Consigliere regionale e segretario ligure del Pd Davide Natale con l'ex ministro spezzino Andrea Orlando (foto di repertorio fb)

“Dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, più precisamente dal Fondo Complementare, sono destinati 2 miliardi di euro per la riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica. A Regione Liguria, nella ripartizione avvenuta in base alla popolazione, al numero di alloggi di edilizia residenziale pubblica presenti sul territorio e alla popolazione residente nelle zone sismiche 1 e 2, sono stati attribuiti circa 35 milioni di euro, una cifra considerevole”.

Lo ha dichiarato oggi il consigliere regionale del Pd presidente della Commissione Next Generetion Eu Davide Natale.

“Il 19 ottobre scorso – ha aggiunto Natale – il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile ha pubblicato sul proprio sito il Dpcm dello scorso 15 settembre che stabilisce gli indicatori di riparto delle risorse, le modalità e i termini di ammissione al finanziamento degli interventi a valere su tali risorse.

Si tratta del programma ‘Sicura, verde e sociale: riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica’ che ha l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica, la resilienza e la sicurezza sismica degli alloggi ERP.

Entro il 18 dicembre le Regioni dovranno quindi pubblicare le procedure per l’individuazione delle proposte presentate dai Comuni, in maniera singola o aggregandosi, ai quali la normativa riconosce un lasso temporale di 30 giorni per elaborare il piano da presentare.

Abbiamo presentato un’interrogazione per conoscere i tempi di pubblicazione della procedura per permettere ai Comuni di presentare i propri progetti per la rigenerazione degli edifici di edilizia popolare.

A oggi Regione Liguria, attraverso i propri uffici, ha inviato soltanto una lettera a tutti i sindaci e non ha pubblicato la procedura come invece richiede la legge.

Inoltre, ci chiediamo se la Regione vuole essere davvero al fianco di tutte le amministrazioni o no, poiché, la legge riconosce ai Comuni almeno 30 giorni dalla pubblicazione (mai avvenuta) per la redazione dei piani, ma la Regione manda la lettera il 4 novembre lasciando alle amministrazioni solo 16 giorni per rispondere e organizzarsi.

Proponiamo alla Regione di riaprire i termini, di fissare la scadenza per la presentazione dei progetti per la metà di dicembre, nella consapevolezza che per i territori un’occasione come quella contenuta nel Pnrr non si ripeterà.

Sappiamo che molti Comuni hanno delle proposte da presentare ma che non sono riusciti a farlo per tempo, anche perché, in molti casi, a causa della carenza di personale, non riescono a seguire le molteplici problematiche che quotidianamente gli si presentano. Vorremmo una Regione amica degli enti locali e non una Regione che crea problemi.

Se la giunta Toti non interviene, a pagarne le conseguenze saranno ancora una volta le amministrazioni meno organizzate e aumenteranno le disuguaglianze tra i territori. Si verificherà, in altre parole, l’esatto contrario di ciò che la misura vuole che si realizzi”.