Genova spettrale, come tante altre città italiane.
Edicole e tabaccai sono stati ‘salvati’ dal nuovo decreto, ma non i bar e le tavole calde. Stamane in centro città tutti gli esercizi pubblici di ristorazione hanno rispettato le restrizioni previste dal nuovo decreto Conte.
I negozi che forniscono servizi “non essenziali” come abbigliamento e altro hanno tenuto le saracinesche abbassate.
Nella pedonale via San Vincenzo non si è visto quasi nessuno. Anche se ci sono negozi di alimentari, panetteria e un piccolo market aperti: le loro luci accese sono il segnale che in città comunque si può andare avanti.
Secondo quanto riferito dal Comando della Polizia Locale di Genova, traffico è praticamente assente su tutto il territorio cittadino: “c’è solo un terzo del traffico che normalmente registriamo al mattino”.
Piazza De Ferrari, via Dante e via Venti Settembre sostanzialmente deserte, come altre zone della città.
Qualche moto, insieme a qualche auto e furgoncino. Sono quelli che vanno al lavoro.
Dagli artigiani dell’impresa edile, al professionista in scooter che si reca in studio.
Poche persone anche alla stazione ferroviaria di Brignole.