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Elezioni, Becchi: Report su Rai 3 riattacca sui 49 milioni, ma Salvini è inattaccabile

Il ministro del Mit Salvini con il viceministro Rixi e il sindaco Bucci nel cantiere del Terzo Valico (foto d'archivio)

La questione dei 49 milioni della Lega Nord di Umberto Bossi sì è conclusa da anni con sentenze passate in giudicato. E ora la Lega di Matteo Salvini, estraneo alla vicenda, sta pagando a caro prezzo il caso politico-giudiziario a seguito dell’accordo con la Procura della Repubblica di Genova che prevede la restituzione a rate della somma confiscata al partito.

Nel 2018 il procuratore capo Francesco Cozzi aveva giustamente difeso il suo operato dalle critiche della sinistra e della stampa di parte scatenate contro la Lega: “Lo Stato trarrà un vantaggio decisamente superiore a quello che avrebbe conseguito nel caso in cui avesse preteso di sequestrare il nulla” perché quei soldi non erano più nella disponibilità del partito.

Ciononostante, a tre settimane dalle elezioni europee e amministrative dell’8 e 9 giugno, ieri sera  la trasmissione Report su Rai 3 ha ripreso la vicenda vecchia di anni, riattaccando la solita tiritera, prendendo questa volta di mira l’attività imprenditoriale di Renzo Bossi, come al solito sostituendosi in qualche modo alla magistratura.

Anzi, forse sperando che in questo modo la magistratura si attivi ulteriormente contro il centrodestra e i sovranisti, sempre più vincenti in tutta Europa.

Il problema è che quando hai magistratura contro e Rai pubblica contro non è facile fare politica. Soprattutto quando ci si avvicina a elezioni c’è una sorta di accanimento mediatico.

In questo caso, contro la Lega si tirano fuori vecchie storie perché evidentemente non ce ne sono di nuove e poiché Salvini è inattaccabile si mira ora neppure al vecchio Bossi, ma al figlio Renzo. Prof. Paolo Becchi