“Comprendiamo che queste siano giornate difficili, funestate da un altro evento calamitoso terribile che sta martoriando il nostro fragile territorio. Ed è pur vero che stiamo assistendo alle più fantasiose congetture di Toti, il quale invoca lo scudo penale per gli amministratori che dovranno gestire la ricostruzione; o di Bucci, che omette l’esondazione di alcuni rii salvo poi ritrattare prontamente. Tutti noi abbiamo molte cose a cui pensare, ma probabilmente è questo il tema: come salviamo questa nostra regione dal malgoverno e dall’incapacità”.
Lo hanno dichiarato oggi gli esponenti di Linea Condivisa Gianni Pastorino (consigliere regionale), Iole Murruni e Raffaele Oprandi.
“E quindi – hanno aggiunto – dimostrarci capaci di presentarci a elettrici ed elettori non come un ammasso di forze politiche che contrastano la destra, ma come un gruppo organizzato di partiti, forze sociali e movimenti civici capaci di delineare un progetto politico alternativo a Toti e ai suoi compagni.
E allora, se la scommessa è questa, ci sembra del tutto assurdo far passare 17 giorni dall’ultima riunione del campo progressista.
Di fatto bloccando una capacità di elaborazione collettiva, dopo che avevamo deciso di suddividerci in gruppi di lavoro per analizzare la realtà e mettere in campo idee, proposte e progetti.
In realtà, si vota domani.
Per fare un lavoro serio, articolato, per non sembrare appunto un ammasso, è necessario confrontare da subito le nostre idee su tutela del territorio, sanità e sociale, lavoro, formazione, diritti, trasporti. E ragionare sul rapporto fra costa e entroterra, quest’ultimo reso ancora più tristemente distante dagli avvenimenti di questi giorni. Dobbiamo lavorare per la Liguria che vogliamo.
Se questa vicenda non sarà affrontata al più presto, come Linea Condivisa decideremo di fare altre scelte.
Perché il Pd non può condizionare, come purtroppo sta facendo, con le proprie questioni interne l’elaborazione programmatica comune e la comune ricerca di chi sarà la candidata o il candidato da proporre.
Lasciando questo spazio vuoto si apre la strada a qualsiasi tipo di illazione, come il sospetto di un ritorno alla ‘politica dei caminetti’ in cui le decisioni vengono assunte da pochi eletti e non attraverso un dialogo e un confronto talvolta anche aspri, ma trasparenti e costruttivi.
Nell’ultima riunione del campo progressista, Linea Condivisa ha consegnato tutti i nomi dei rappresentati che si sarebbero occupati dei gruppi di lavoro. Chi ha organizzato quella riunione, ossia il PD ligure, aveva l’onore e l’onere di procedere alla convocazione dei tavoli, anche se ancora non tutte le forze presenti erano in grado di indicare i propri rappresentanti.
Questi si sarebbero aggiunti in un work in progress, ma intanto avremmo iniziato a parlare di temi e problemi delle persone, quindi di come contrastare il malgoverno.
Pd se ci sei batti un colpo, perché per noi questa situazione non è accettabile. Sfidiamoci sulla capacità di esprimere proposte di governo del territorio, costruiamo un programma che sfidi e batta Toti. Nonostante tutto ce lo stanno chiedendo, e lo stanno sperando, migliaia di elettrici ed elettori di questa regione. Non abbiamo più tempo e non ne vogliamo perdere ancora”.