“Fiori freschi e memoria viva!” e un cuoricino rosso, seguito da diversi commenti con i pugni in alto e frasi così: “Onore ai compagni caduti”.
In piena emergenza coronavirus, l’ex dirigente della colonna romana delle Brigate Rosse Barbara Balzerani oggi su facebook (che censura qua e là, ma che al momento non ha censurato questo post e i commenti) si è preoccupata di rendere omaggio alla bestia assassina Riccardo Dura, ucciso la notte del 28 marzo 1980 durante il conflitto a fuoco con i carabinieri in via Fracchia a Genova.
Considerato un terrorista estremamente motivato, determinato e aggressivo, il brigatista rosso partecipò direttamente ad alcuni sanguinosi attentati durante i cosiddetti Anni di piombo.
Tra le sue vittime vi furono il magistrato genovese Francesco Coco, il commissario Antonio Esposito e il sindacalista genovese della Cgil Guido Rossa.
Il terrorista delle BR partecipò anche all’omicidio del tenente colonnello dei Carabinieri Emanuele Tuttobene e dell’appuntato Antonino Casu, che avvenne il 25 gennaio 1980 in via Riboli a Genova Albaro.