“Ho presentato in Parlamento un’interrogazione con l’obiettivo di sottoporre all’attenzione del Ministro dell’Ambiente e del Ministro dell’Agricoltura quanto recentemente approvato dalla Regione Emilia-Romagna il cui obiettivo è abbattere 55mila colombacci durante il periodo della nidificazione.
Ritengo che la Regione Emilia-Romagna erroneamente sostenga danni all’agricoltura a causa dei colombacci confondendo la stessa specie con il piccione domestico.
Infatti, i danni da colombaccio non sono così rilevanti come da loro asserito.
Inoltre, tutti dovrebbero sapere che il colombaccio è un uccello migratore e che quindi i soggetti sedentari in quella regione, come in altre parti del nostro Paese, vengono fortemente incrementati durante il mese di marzo e aprile quando arriva la migrazione primaverile per poi passare alla fase riproduttiva.
Tale indiscriminato abbattimento, che non è caccia, andrebbe a influire sulla popolazione del colombaccio anche in altri aerali italiani e non solo.
Ho quindi chiesto che la Regione Emilia-Romagna ritiri quella parte del provvedimento inerente al controllo faunistico del colombaccio e, con questa interrogazione parlamentare, ho voluto coinvolgere direttamente i Ministeri competenti.
Com’é noto, i cacciatori hanno sempre a cuore la corretta gestione delle specie cacciabili.
Il colombaccio è una di queste, ma va gestita correttamente perché è un’importante risorsa faunistica che non merita di essere calpestata da strampalate iniziative regionali come quella attivata dall’Emilia-Romagna”.
Lo ha dichiarato oggi il deputato ligure e responsabile nazionale del Dipartimento Gestione faunistica e Attività venatoria della Lega on. Francesco Bruzzone.
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