“Il territorio spezzino ha già pagato e sta pagando troppo in termini di salute. E’ necessario garantire i posti di lavoro e implementarli con nuove fonti occupazionali.
Auspichiamo che il ministero non voglia forzare e imporre una centrale non gradita al territorio.
Oggi in Regione Liguria si è svolta la riunione congiunta della III e IV commissione (Attività produttive e Ambiente) sulla centrale Enel della Spezia, in cui sono stati invitati oltre al direttore della ‘Eugenio Montale’ e ai sindaci della Spezia e Arcola, i rappresentanti di Confindustria, sindacati e associazioni ambientaliste e i docenti dell’Università di Pisa.
La Lega ha ribadito di non essere ‘contraria a prescindere’ alle conversioni a gas/turbogas, che possono rappresentare un momento di transizione verso la sostenibilità ambientale e sono parte integrante del percorso verso progetti di centrali per la produzione di energia da fonti rinnovabili e quindi propedeutiche allo smantellamento delle centrali a carbone.
Tuttavia, abbiamo sottolineato di essere vicini alle istanze del territorio, che non vuole la riconversione a gas e quindi abbiamo ribadito il nostro no alla centrale.
Abbiamo inoltre rimarcato la fondamentale importanza di garantire l’occupazione attraverso un idoneo progetto di riconversione industriale, che sarebbe necessario anche per implementare possibilmente quei posti di lavoro”.
Lo hanno dichiarato il presidente dell’Assemblea legislativa della Liguria e consigliere regionale Gianmarco Medusei e il capogruppo regionale Stefano Mai (Lega).