Continua in provincia di Savona il malcostume, e reato penale, di distruggere i nidi di volatili trovati su terrazzi e pareti esterne di case, in cui spesso si trovano piccoli, configurandosi in tal caso un secondo reato penale di maltrattamento di animali.
L’allarme è dei volontari della Protezione Animali savonese, che per tutta l’estate sono stati impegnati, soprattutto lungo la Riviera, a “dialogare” con molti abitanti di seconde case, invitandoli a lasciare i nidi fatti sul terrazzo in loro assenza, per il tempo necessario al loro abbandono da parte di genitori e giovani divenuti in grado di volare (soprattutto rondoni, gabbiani, tortore, colombi e passeri); e a soccorrere decine di soggetti gettati a terra da chi aveva spazzato via il nido.
Il triste fenomeno continua invece per specie che nidificano tutto l’anno o quasi, come tortore e colombi.
L’ultimo caso si è verificato a Savona nei giorni scorsi, dove i volontari Enpa hanno recuperato due colombi di pochi giorni, che il solito incivile aveva infilato in un sacchetto di plastica ed abbandonato vicino al cassonetto della spazzatura di via Busserio.
L’Enpa ribadisce che si tratta, oltreché di comportamenti incivili, di reati perseguibili con sanzioni penali, invitando tutti coloro che vi assistono a segnalare i responsabili agli organi di polizia che, per legge, sono sempre tenuti a procedere senza indugio.