Difficile chiedere di più a questa squadra giunta alla sua 4° partita in 10 giorni 3 delle quali giocate contro squadre impegnative e ambiziose al pari dei biancocelesti.
La Lucchese di questa sera magari non ha le stesse ambizioni ma ha la fortuna paradossalmente di poter giocare in una situazione di leggerezza mentale perché il vero miracolo per i toscani è di essere ancora in campo a tener vivo una speranza. A questo aggiungiamo poi che certe difficoltà cementano il gruppo e che gli uomini di Langella sono messi bene in campo e forti dela leggerezza di cui sopra possono giocare e mettere in pratica il frutto degli allenamenti al netto delle difficoltà societarie che rasentano il grottesco.
La Lucchese non senza un pizzico di fortuna è andata in gol nell’ unico tiro indirizzato verso la porta di Paroni che per il resto della serata è stato a guardare anche quel pallone beffardo che è rimbalzato sulla sua schiena prima di insaccarsi . Anche a livello tattico Boscaglia le ha provate tutte cambiando moduli e uomini piu volte ma il risultato non è cambiato e specialmente nel secondo tempo è venuta meno quella lucidità quella tranquillità necessarie in partita come questa. La formazione iniziale presentava la novità di due giocatori sicuramente freschi come De Santis al posto di Belli e Urso schierato da trequartista al posto di Iocolano e con Ardizzone a sostituire Eramo squalificato.
Per il resto la solità Entella con Mota a rifiatare e Caturano al fianco di Mancosu. Qualche palla subito pericolosa in area e quindi il gol come una doccia fredda : punizione dubbia sulla trequarti sulla palla va Lombardo, la barriera composta da Urso e Caturano si apre la palla passa e schizza davanti a Paroni in tuffo colpisce il palo la schiena del portiere e carambola in porta. La reazione dell’ Entella è rabbiosa e dopo pochi minuti arriva il pareggio : Nizzetto crossa a centro area dove la difesa respinge, arriva Paolucci uomo ovunque di questa squadra e di sinistro trova il varco giusto per battere Falcone. L’ Entella pressa i toscani nella loro area ma l’ azione più lineare con ponte di Mancosu per Caturano si conclude con il tiro strozzato di quest ultimo.
Ad inizio ripresa Boscaglia richiama Urso e Ardizzone inserendo Iocolano mezz ala e Mota Carvalho sulla trequarti . La Lucchese con il passare dei minuti abbassa il suo baricentro mentre l’ Entella abbassa inevitabilmente i suoi giri. Il modulo cambia ancora esce Caturano e Mota va di fianco a Mancosu, nel finale entra anche Vianni ma il copione non cambia e bisogna anzi guardarsi da qualche ripartenza peraltro sempre ben controllata da Chiosa e Pellizzer. Il fischio finale sancisce il 4 pareggio in altrettante partite ravvicinate e il punticino di allungo su tutte le inseguitrici. Prendono fiato i criticoni che dimenticano come il campionato dei chiavaresi sia stato compresso a differenza di tutte le altre squadre e che questo gruppo di giocatori è sceso in campo di media una volta ogni 4 giorni.
Per questo non servono le critiche soprattutto in questo momento, non serve fare il palato fino ma guardare dritti al risultato finale che tutti perseguono dal primo giorno di ritiro. E’ li che volgono il loro sguardo i giocatori di Boscaglia attesi ora da un mese “normale” fatto di allenamenti e partite a ritmi più umani. In questo periodo sarà importante valutare le condizioni di tutti e continuare con lo stesso spirito messo in mostra fino ad oggi. Un discorso che vale anche per i tifosi tra i quali ci sono quelli che già preparano la trasferta di Novara e quelli che neppure la gradinata ad 1 euro riesce a smuovere. Lunedi sera a Novara si gioca un’altra fetta di impresa e anche li servirà il calore di quel pubblico che ha ammirato l’ Entella di Alessandria e di Vercelli, sostenendola senza se e senza ma, solo cosi si può arrivare in fondo uniti e speriamo vincenti.