Piccoli passi di crescita per l’ Entella che non riesce ad abbattere il Pescara ma mette in mostra miglioramenti rispetto alle ultime esibizioni.
Le note positive più evidenti sostanzialmente sono due : la sistemazione della difesa che con il modulo a 3 non prende gol per la seconda partita ma subisce anche poco il pur pericoloso tridente di Zeman. Altro punto positivo l’ atteggiamento molto più agonistico messo in mostra dai biancocelesti soprattutto ad inizio delle due frazioni. Una crescita corale non solo dei singoli a testimoniare se ce ne fosse bisogno che il gruppo ha recepito benissimo il momento difficile di tutto l’ ambiente ed ha risposto di conseguenza.
Aglietti da tecnico navigato qual’è si è preso le sue responsabilità con il cambio di modulo una volta appurato che le assenze le condizioni di alcuni giocatori e il momendo delicato sconsigliavano di insistere sul precedente schieramento. Come tutti i cambiamenti anche quello tattico richiede tempo e applicazione per essere assimilato. Non è un caso che a Terni la squadra al di la della vittoria abbia balbettato sul profilo del gioco mentre oggi dopo un altra settimana di intenso lavoro i biancocelesti hanno costruito più occasioni che nelle ultime 3 partite sommate. Queste sono le note positive su cui insistere specie dopo che Aglietti ha mostrato anche oggi e rimarcato in sala stampa come la formazione la faccia il lavoro settimanale e non la carta d’ identità o il curriculum dei giocatori.
Non è un caso che uno dei migliori in campo oggi sia stato Eros De Santis che ha saputo cogliere al volo l’ occasione concessagli dal mister ed ha sfoderato probabilmente la migliore prestazione della sua stagione mostrando grande concentrazione e ottima interpretazione del ruolo. Va considerato anche l’ inedito trio difensivo vista la squalifica di Ceccarelli e l’ infortunio a Pellizzer ma come detto prima la prova dell’ Entella è stata globalmente positiva in tutti i suoi protagonisti. E’ mancata, ed è vero non è la prima volta, soltanto un pizzico di cattiveria in zona rete la dove La Mantia ed Aramu hanno concluso pericolosamente solo da distante da Fiorillo.
Ad inizio partita è Aramu a liberare il suo sinistro per chiamare subito al lavoro Fiorillo. La risposta di Brugman su punizione è altrettanto pericolosa cosi come l’ incursione di Crimi sventata ancora dall’ estremo abruzzese. Oltre al consueto lavoro dispendioso degli attaccanti oggi hanno funzionato anche gli inserimenti dei centrocampisti come è detto serviva forse un pizzico di cattiveria in più al momento di andare a concludere verso la porta pescarese. Nella ripresa l’ approccio dei biancocelesti è nuovamente ottimale ; Aramu batte forte una punizione a pelo d’ erba bagnata ma sulla respinta di Fiorillo nessuno arriva per il tap in vincente. Poco dopo La Mantia mette in area un gran pallone per Crimi che non calcia subito e viene recuperato dalla difesa ospite.
Belli viene spintonato vistosamente appena entrato in area ma un incerto direttore di gara lascia correre. Il Pescara pasticcia su una palla persa da Carraro che costringe Fiorillo ad un uscita kamikaze su La Mantia. Ancora Aramu calcia bene di sinistro dal limite obbligando nuovamente Fiorillo ad un intervento decisivo quindi sempre il mancino ex granata su punizione scheggia l’ incrocio dei pali. Aglietti nel corso della ripresa inserisce Eramo per l’ ottimo Ardizzone, De Luca per Aramu e Di Paola per Acampora. Nel finale tuttavia probabilmente la paura di perdere figlia del momento difficile frena l’ Entella che non riesce più a ripartire e finisce per subire troppo il Pescara che nel recupero recrimina un rigore per intervento di La Mantia ma proprio sul rovesciamento di fronte De Luca manca un rigore in movimento venendo murato da Perrotta nell’ azione che mette fine all’ incontro.
E’ vero che si tratta di un punto amaro e che sul campo la squadra avrebbe meritato qualcosa di più ma come detto bisogna interpretare un momento critico della classifica e far fronte alle defezioni importanti Troiano, Nizzetto, Luppi Pellizzer e Diaw !!! che ancora penalizzano i chiavaresi. La strada intrapresa tuttavia sembra quella giusta ed è condivisa quotidianamente da tutto il gruppo biancoceleste che ora si appresta alla trasferta di Carpi dalla quale chiedere ovvamente punti e se possibile un ulteriore passo in avanti sul piano del gioco e del ritrovato spirito di una squadra che sa di dover lottare ancora e molto per centrare l’ obbiettivo primario