Era importante una reazione della squadra, del gruppo, al passo falso di Cuneo e puntuale la reazione c’ è stata.
Le cause della sconfitta patita martedi sono sicuramente state analizzate in ogni dettaglio dal tecnico e dal suo staff ma non risiedono certo nel carattere che questi giocatori hanno dimostrato in più di un’occasione di possedere e che proprio capitan Nizzetto in settimana aveva sentito il bisogno di ribadire in una “lettera/appello” che oltre a rinnovare l’unità di intenti, invitava i tifosi a stringersi ancor di più attorno al gruppo. Va detto che tutto il pubblico del Comunale per quanto ancora insufficiente, ha messo da parte diffidenza e “pretese di calcio spettacolo” conscio delle difficoltà di questo campionato, insomma quelli che partecipano lo fanno in maniera calorosa dai distinti alla tribuna passando per la gradinata Sud.
Quella di oggi è stata la classica partita di categoria nella quale le difficoltà non sarebbero mancate a prescindere che fosse preceduta da una brutta sconfitta. Boscaglia turnava ancora un po’ i suoi giocatori facendo rifiatare Belli, uno degli stacanovisti, Eramo e Iocolano. Pronti via e il Pontedera era ben presto rintanato nella propria metà campo con il chiaro intento di chiudere ogni spazio ai biancocelesti che ruotando tutti i protagonisti di centrocampo cercavano di allargare la squadra di Maraia per trovare i varchi giusti. Tuttavia sembrava subito chiaro che la partita si potesse sbloccare su un episodio che puntuale arriva alla mezzora dopo un paio di miracoli di Biggeri su Mota e Currarino e un rigore solare negato a Mancosu. Sempre il bomber sardo raccoglie un cross di Paolucci e va in contatto con Benedetti.
L’ arbitro concede il penalty tra le proteste dei granata. Dal dischetto lo stesso Mancosu mette il quinto timbro in campionato. Il vantaggio apre la partita che l’Entella cerca di chiudere subito. Non vi riesce in apertura di ripresa perché per qualche minuto il Pontedera prova una reazione pur senza creare pericoli a Paroni che come spesso accade viene impegnato poco ma, quando accade, sempre in modo determinante: a metà ripresa Mannini parte in azione personale verso l’area, libera al tiro Serena che trova l’ uscita di Paroni a negargli il gol, la ribattuta finisce sui piedi di Pinzauti che viene pero’ murato da un sempre attento Pellizzer. Rimarrà questo l’ unico pericolo corso dall’ Entella in tutta la partita e proprio da questo “brivido” la squadra di Boscaglia trova la forza di chiudere il match anche grazie, come spesso accade, alla “linfa” che esce dalla panchina.
Fuori Currarino, Ardizzone e Mota Carvalho per Eramo, Iocolano e Caturano. Sull’ asse di questi ultimi nasce il gol del raddoppio : Caturano conquista caparbiamente un disimpegno leggero della difesa ospite e si invola sulla destra lasciando partire un cross preciso per Iocolano puntuale all’ appuntamento con il tap in ravvicinato. Entrano anche Icardi e Urso per risparmiare le energie di Nizzetto e Mancosu. L’ Entella finisce in scioltezza il Pontedera in nervosismo del quale fa le spese Pinzauti reo di un inutile gomitata ai danni di De Santis. Prima del triplice fischio arriva anche il 5° centro per Eramo che emulando Nizzetto conquista palla sulla trequarti avanza indisturbato e lascia partire un destro chirurgico senza scampo per Biggeri.
Il Comunale applaude convinto e già si prepara alla trasferta di Alessandria di sabato prossimo, altra tappa tanto insidiosa quanto importante nella strada di questo campionato. L’ Entella ha una settimana tipo per preparare al meglio la partita, la prima di un lungo tour de force che vedrà i biancocelesti 5 volte in campo nel giro di due settimane. Il campionato ogni giornata si conferma insidioso tra penalizzazioni minacce di estromissioni e rinascite di squadre date troppo presto per morte. La regolarità e l’ equlibrio saranno tra le qualità più importanti da coltivare di qui alla fine del torneo.