“Non guardare in basso ma in alto, fare come hanno fatto i Magi, guardare al cielo e non solo a se stessi, alla propria sofferenza o alla propria storia”.
È questo, in sintesi, il messaggio che l’arcivescovo di Genova, monsignor Marco Tasca, ha rivolto alle detenute e ai detenuti del carcere di Pontedecimo dove oggi ha celebrato la Santa Messa dell’Epifania.
A raccontare la visita dell’arcivescovo è stato monsignor Giacomo Martino, che da nove anni è il cappellano del carcere.
Dopo la S. Messa l’arcivescovo di Genova ha incontrato alcune detenute presenti e si è soffermato a parlare con ciascuna di loro per alcuni minuti.
In seguito, si è recato nella sezione maschile dove ha incontrato 16 detenuti e, anche in questo caso, si è fermato a parlare personalmente con ciascuno di loro.
La mattina di Natale l’arcivescovo si era recato invece presso il carcere di Marassi. Anche in quell’occasione aveva celebrato la S. Messa e incontrato alcuni detenuti.