“Il dispositivo di emergenza e di allarme Epirb che si trova sull’imbarcazione non si aziona a contatto con l’acqua, ma manualmente. Questo significa che Aldo e Antonio hanno avuto il tempo di scendere sotto coperta e poi di risalire per lanciare la zattera di salvataggio”.
Lo ha dichiarato oggi Rosa Cilano, moglie dello skipper spezzino Aldo Revello, uno dei due velisti dispersi dal 2 maggio nell’Atlantico (l’altro è Antonio Voinea).
La donna ha verificato con l’aiuto di esperti e velisti questo dettaglio definito “importante”.
“Se prima ero sicura al 90% che fossero su una zattera – ha aggiunto Cilano – adesso lo sono al 100%. Continuate a cercarli, io non mollo”.
L’informazione è stata messa a disposizione delle autorità, dopo che ieri Rosa Cilano ha ricevuto la visita a casa dei parlamentari leghisti liguri Edoardo Rixi, Stefania Pucciarelli e Lorenzo Viaviani, i quali hanno garantito di fare il possibile e di sollecitare la Farnesina per non far smettere le ricerche dei dispersi.
L’azionamento dell’Epirb – acronimo che sta per Emergency position indicating radio beacons, in sostanza un trasmettitore radio che indica la posizione dell’imbarcazione in stato d’emergenza – insieme al lancio della zattera “non necessità più di 90 secondi” per due esperti come Revello e Voinea.