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Eredità della 95enne. Sansa: comprata casa a nostro figlio, soldi inaspettati

Capogruppo regionale Ferruccio Sansa (foto d'archivio)

L’avvocata e indagata dalla Procura di Genova Maria Valeria Valerio, moglie del capogruppo regionale e “moralizzatore” Ferruccio Sansa e nuora dell’ex pretore d’assalto ed ex sindaco di Genova Adriano Sansa, ieri si è difesa respingendo le accuse di circonvenzione d’incapace ai danni di una facoltosa perpetua 95enne.

Moglie indagata, sequestrato conto a Sansa. Le carte dell’inchiesta

In ballo c’è la cospicua eredità della perpetua, ma nel mirino dei magistrati genovesi è finito anche l’alloggio nel Centro storico genovese acquistato dai Sansa per il figlio minorenne a pochi mesi dalla scomparsa della 95enne, avvenuta lo scorso gennaio.

Tra le carte spuntano circa 130.000 euro ricevuti, tramite donazione, il 29 maggio 2023 (ossia due giorni prima dell’acquisto dell’immobile per Sansa jr.) dal frate 80enne e coindagato che a sua volta, in sostanza, li avrebbe ottenuti dall’eredità (polizze) della facoltosa perpetua.

Il denaro e quota dell’eredità, secondo il legale difensore dei Sansa, sarebbe arrivato “in maniera inaspettata, tanto che era stata avviata una pratica di mutuo. Nel momento in cui è arrivata la somma, la pratica del mutuo è stata archiviata. Se ci fosse stata una premeditazione la pratica non sarebbe stata avviata”.

Secondo quanto riportato oggi dall’edizione genovese del quotidiano La Repubblica, Maria Valeria Valerio in Sansa ha ammesso: “Quei soldi li abbiamo usati per l’acquisto di una casa in Centro. Mio marito ha pagato la sua parte, io ho usato i soldi che mi ha regalato il religioso”.

All’indagata è stato sequestrato il conto corrente bancario cointestato con il marito Ferruccio Sansa e la donna è stata sospesa dall’Ordine degli Avvocati dal giorno 8 agosto 2023 fino al 7 febbraio 2024.

Tuttavia, anche nel post pubblicato ieri su fb, il capogruppo regionale (non indagato) non ha smentito il nocciolo della vicenda: ossia i presunti fatti riportati nel dettagliato “scoop” di Fabio Amendolara sul quotidiano la Verità e contestati dai magistrati genovesi. Anzi, ha in sostanza scaricato le colpe su chi ha presentato un esposto sui presunti maneggi di sua moglie e del frate.

Inoltre, secondo quanto riportato su fb da Ferruccio Sansa, i pm della Procura di Genova avrebbero avuto una clamorosa svista: “La Procura, che non era ancora a conoscenza delle precedente denuncia presentata dalla stessa anziana e da mia moglie, ha aperto un fascicolo e mesi fa aveva indagato mia moglie e il sacerdote”.

I coniugi Sansa, assistiti dal legale difensore, ieri hanno in sintesi ribadito di respingere le accuse ed è stato riferito che l’indagata e avvocata Valerio ha denunciato i denuncianti e che tutto è stato chiarito: “Ho presentato un esposto un mese prima di essere denunciata dall’amministratrice di sostegno della signora”.

Invece, l’inchiesta prosegue.

L’amministratrice di sostegno e avvocata, che non è stata indagata, interpellata dal quotidiano La Verità ha riferito di avere agito sempre seriamente e con coscienza “nelle vesti di pubblico ufficiale”.

Inoltre, secondo quanto riportato oggi dal quotidiano La Verità, il frate 80enne e coindagato con la moglie di Sansa la scorsa settimana è stato ascoltato in Procura e avrebbe rivendicato il suo presunto ruolo marginale nella vicenda, al punto che la pm Eugenia Menichetti ha chiesto e ottenuto la revoca della misura cautelare nei suoi confronti (obbligo di firma).

Mentre alla moglie di Sansa non sarebbe stata ancora revocata la misura della sospensione dall’Ordine degli Avvocati, né il sequestro del conto corrente bancario cointestato col marito. L.B.