Compenso da nababbo a Spininvest per il dem David Ermini
Pecunia non olet? L’ex commissario del Pd in Liguria, deputato, vicepresidente del Csm e fino a ieri dirigente del Partito Democratico David Ermini lascia Elly Schlein, si dimette dall’incarico della direzione nazionale e resta con Aldo Spinelli, agli arresti domiciliari da martedì 7 maggio per corruzione nell’ambito della maxi inchiesta della Procura di Genova che ha scosso la nostra regione.
Il politico e avvocato dem ha comunicato la sua scelta in serata, dopo la valanga di polemiche, da sinistra e da destra, anche interne al Pd, per avere accettato l’incarico al vertice della società holding di Spinelli (Spininvest) l’altro ieri ossia proprio il giorno in cui i legali difensori hanno chiesto ai magistrati la revoca dei domiciliari per Sciò Aldo a seguito delle dimissioni del governatore ligure Giovanni Toti.
Con l’attuale presidente di Spininvest il Pd era pronto a lanciare la campagna elettorale in Liguria insieme al cosiddetto “campo largo” delle sinistre, ma si è trovato in imbarazzo per il doppio ruolo dell’ex deputato toscano.
“Noi siamo in campo per segnare una rottura con il sistema Toti, con un’alleanza larga, e la sua mossa ha creato fibrillazioni immediate all’interno della possibile futura coalizione” è la linea indicata dal Partito Democratico.
Tuttavia, il presidente del Pd Stefano Bonaccini ha ricevuto una telefonata da David Ermini il quale ha manifestato “sincero stupore e amarezza per le strumentalizzazioni che sono state fatte e che continuano” sul suo ruolo nella direzione nazionale dem.
“Non avrei mai pensato che assumere un incarico professionale potesse suscitare imbarazzi, che risentono evidentemente della situazione e del clima a Genova e in Liguria”.
Il candidato presidente in pectore del Pd per le elezioni in Liguria, l’ex ministro spezzino Andrea Orlando, ha tagliato corto: “Quello che dovevo dire, l’ho detto ieri a Ermini”. Orlando gli aveva sì telefonato, ma in un primo momento Ermini non aveva comunicato l’intenzione di lasciare l’incarico nel Pd, né quello in Spininvest.
Infatti, secondo i bene informati, David Ermini percepirà un compenso da nababbo per la sua attività in Spininvest: si tratterebbe di 1,5 milioni di euro ossia 500mila euro all’anno per tre anni.
Peraltro, Spinelli l’anno scorso aveva ingaggiato come consulente legale l’ex procuratore capo di Genova Mario Cozzi, fresco di pensione, con una presunta offerta stratosferica che si sarebbe aggirata intorno ai 160mila euro. L’attuale avvocato Cozzi accettò poi di fornire un parere legale (orale) per circa 15mila euro.
In ogni caso, se sul caso Ermini da parte della segretaria nazionale Elly Schlein c’è stato un silenzio assordante, Bonaccini ha “ringraziato l’ex vicepresidente Csm per una scelta che toglie di mezzo polveroni, incomprensioni e strumentalizzazioni”.
Inoltre, il leader della minoranza interna del Pd ha invitato i compagni di partito ad “apprezzare” il gesto compiuto da Ermini.
La decisione di lasciare la direzione nazionale del Pd ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai dem, che sperano così di avere “chiuso in fretta” un caso politico che rischiava di “indebolire la costruzione dell’alternativa” di centrosinistra in vista delle elezioni regionali. Anche perché gli alleati della minoranza in Liguria, dal M5S ad Avs a Linea Condivisa, avevano già storto il naso e chiesto pubblicamente un passo indietro all’esponente del Partito Democratico.
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