Il prof. genovese Paolo Becchi interviene sul caso della chiusura della scuola di Pioltello (Milano) per la fine del Ramadan e del sorprendente supporto alla vicepreside da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella
Ho grande rispetto per tutte le religioni, ma se arriviamo a chiudere le scuole per il Ramadan, per rispetto della religione musulmana, allora dovremmo chiuderle anche al sabato per rispetto di quella ebraica e così via per altre religioni.
La religione è importante nella vita dei popoli, ma anche lo Stato lo è. E sono due cose diverse.
Certo, anche lo Stato non può fare a meno di valori che affondano le loro radici nella religione, ma lo fa traducendo quei valori in un linguaggio “secolare” ( sfioro solo il discorso).
La scuola pubblica aveva un tempo l’ora di religione, mi sembra sufficiente questa per portare a conoscenza dei ragazzi che esistono più religioni e che tutte devono essere rispettate.
Tuttavia, noi stiamo andando in una direzione molto diversa.
Abbiamo rinunciato ad inserire le nostre radici cristiane nella costituzione europea, non si può più parlare del Natale e delle altre feste cristiane, non si può più mettere il Crocefisso nelle scuole, ma le chiudiamo per il Ramadan?
Tutto questo è folle. O è parte di un disegno malvagio: quello di sradicare il cristianesimo dalla nostra cultura. Prof. Paolo Becchi