Si svolge oggi in centro, in via XX Settembre e piazza De Ferrari, una manifestazione da guinness dei primati: la preparazione (e la degustazione) della focaccia più lunga al mondo.
Non tutti, però, sono d’accordo con le modalità di svolgimento di tale manifestazione.
I militanti di “Genova che osa” hanno deciso di fare un presidio alle ore 18 davanti a Porta Soprana. Sono loro stessi a spiegarne le motivazioni.
“Primocanale, che possiede il maxischermo, ha deciso di non trasmettere i nostri messaggi contro i cattivi lavori affermando che sono ‘polemici’ e dicono ‘cose negative’ sulla città mentre loro si aspettano pubblicità ‘tipo quelle dei cioccolatini’. Come non considerare questo rifiuto a trasmettere un messaggio a pagamento una censura?
Più di cento persone hanno contribuito donando o proponendo messaggi, stanno cercando di mettere a tacere tutte e tutti noi.
Sabato 15 alle ore 18 saremo in piazza, a Porta Soprana, e riveleremo il messaggio che non hanno voluto pubblicare.”
“Il consenso di Bucci è fragile. Ha il grande vantaggio, però, di essere il solo a parlare – prosegue la nota – raccontando una città che in gran parte non esiste. Così non si riesce a raccontare l’altra faccia della città: tra cattivi lavori e diseguaglianze crescenti.
Sabato mattina, ad esempio, Bucci celebrerà una nuova mega nave da crociera offrendo una focaccia da record, lunga più di 350 metri.
Chi ci sarà a servirla? Giovani non pagati grazie al meccanismo dell’alternanza scuola-lavoro. In questa iniziativa c’è tutta la sintesi dell’idea di città di Bucci: il peggior turismo di massa e il lavoro non retribuito.
Questo è il problema. Senza di noi il giorno dopo si parlerà di record di lunghezza di focaccia e non di chi non viene pagato per il lavoro che fa o di chi ha lavori precari, malpagati e insoddisfacenti.
Per questo ci censurano. Non possono sopportare che proprio quel giorno un messaggio diverso incrini la narrazione di Bucci raccontando invece i veri problemi che le persone che vivono a Genova devono affrontare.”
Internet: https://lift.bio/petizione-lavoro