“Come Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi esprimiamo pieno apprezzamento per la sentenza in terzo grado del processo per la strage di Avellino, con la conferma delle condanne ai vari imputati, tra i quali Castellucci e Berti.
Nessuno potrà restituire le vite spezzate alle proprie famiglie e lenire il dolore, ma la giustizia ha fatto emergere un sistema di manutenzione inefficace, viziato da carenze enormi, incompetenza, mediocrita’ il tutto al fine di diminuire le spese in sfregio alle vite umane”.
Lo ha dichiarato oggi Egle Possetti, presidente del Comitato dei famigliari delle 43 vittime del crollo del Ponte Morandi, avvenuto il 14 agosto 2018, commentando la sentenza della Cassazione nel processo per la strage sulla A16 del bus in cui persero la vita, nel 2013, 40 persone.
La sentenza e’ diventata dunque definitiva per gli imputati tra i quali figura l’ex ad di Aspi, Giovanni Castellucci, condannato a 6 anni, che è anche imputato per il tragico crollo del viadotto autostradale sul Polcevera.
“Questo dimostra – ha aggiunto Possetti – che quanto sta emergendo nella nostra vicenda processuale non e’ un caso isolato, e’ il sistema che e’ stato messo a nudo, il vaso di Pandora e’ aperto. Sono colpevoli.
La nostra vicinanza a tutte le famiglie delle vittime della strage di Avellino”.
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