Giovanni Berneschi, ex presidente di Banca Carige, è stato condannato a 3 anni dal Tribunale di Roma per avere, secondo i giudici, ostacolato l’autorità di vigilanza e tenuto comportamenti che avrebbero indotto centinaia di risparmiatori a investire su titoli destinati a precipitare.
La condanna si va ad aggiungere a quella a tre anni e quattro mesi che i giudici di Savona gli avevano comminato per il crac Nucera alla fine di dicembre.
Oltre a Berneschi è stato condannato l’intero management della banca al tempo dei fatti contestati. I giudici hanno comminato a otto dei dieci imputati una condanna a due anni con la sospensione condizionale.
I condannati sono l’ex direttore generale Ennio Lamonica, l’ex condirettore Daria Bagnasco, l’ex consigliere Luca Bonsignore oltre a Mario Venturino, Paolo Odone (attuale presidente dell’Aeroporto di Genova ed ex Camera di commercio), Ivo De Michelis, Remo Checconi e Alessandro Scajola (fratello dell’ex ministro e attuale sindaco d’Imperia Claudio).
Assolto il dirigente Maurizio Marchiori, assistito dagli avvocati Federico Cappellini e Mauro Casu.
Nessuna condanna e assoluzione per Banca Carige, chiamata in giudizio per responsabilità amministrativa.
Per i giudici del Tribunale di Roma i nove condannati sono stati riconosciuti responsabili in primo grado del reato di ostacolo all’autorità di vigilanza, dopo che si è prescritto l’aggiotaggio. L’accusa è quella di aver creato un sistema apposito per nascondere la reale situazione dell’istituto bancario, grazie a false informazioni fornite a Consob e Bankitalia.