“Vergogna, vergogna, dove eravate?”. “La rovina dell’Italia siete voi”.
Stamane a Genova Cornigliano è stato accolto da fischi e cori di protesta il ministro del Lavoro Andrea Orlando (Pd) che è arrivato in fabbrica per incontrare i rappresentanti delle rsu.
Ad attenderlo una ventina di lavoratori nella saletta del consiglio di fabbrica.
Presente anche un nutrito schieramento di Forze dell’ordine.
Il coro di protesta “vergogna” ha accompagnato anche l’uscita del ministro del Pd dall’ex Ilva di Cornigliano.
“A questi cori – ha riferito Orlando – bisogna rispondere con i fatti.
Ho spiegato la nostra posizione ai lavoratori e ho ascoltato le loro ragioni”.
Fuori dalla fabbrica è proseguito il malcontento anche dopo che il ministro ha lasciato Cornigliano.
“Mi auguro che il buon senso prevalga – ha sottolineato stamane il prefetto di Genova Renato Franceschelli – se correttezza istituzionale non c’è stata da parte dell’azienda in attesa della riunione dell’otto luglio mi auguro che da parte sindacale ci sia.
Pur mantenendo l’attenzione, mi auguro ci sia la disponibilità ad aspettare.
Il ministro Orlando è stato molto chiaro sull’impegno del Governo a presentare un piano industriale degno di questo nome. Spero che tutti abbiano questa predisposizione all’ascolto”.