È stato prosciolto con sentenza di non luogo a procedere, con formula piena, perché il fatto non costituisce reato, l’assessore regionale Giacomo Raul Giampedrone, al termine dell’udienza preliminare sul fallimento dell’Ameglia Servizi Turistici Srl, società interamente partecipata dal Comune.
Giampedrone era indagato in quanto sindaco all’epoca dei fatti.
“Siamo sempre stati convinti fin dal primo giorno di aver agito in modo corretto e nell’interesse della comunità – ha riferito Giampedrone – e in questi anni non abbiamo mai smesso nemmeno un minuto di pensare a questa giornata, eravamo certi sarebbe arrivata. Oggi si chiude un lungo capitolo durato anni durante i quali, nonostante la pressione cui siamo stati sottoposti anche dal punto di vista mediatico, abbiamo sempre creduto che la giustizia avrebbe prevalso. Il mio ringraziamento va ai professionisti che mi hanno assistito in questi anni e al presidente Giovanni Toti, che non mi ha fatto mai mancare la sua vicinanza e il suo sostegno”.
Assolto con formula piena anche il vicesindaco di Genova Pietro Piciocchi: “Esprimo soddisfazione per questa sentenza. Ero certo fin dall’inizio che in questa indagine sarebbe emersa con chiarezza la bontà del nostro operato. Abbiamo sempre agito mettendo al centro il bene della società e dei lavoratori, senza commettere alcun illecito, cosa che oggi viene solennemente riconosciuta. Chi ha la coscienza a posto nulla deve temere”.
Secondo il teorema dei pm, crollato come un castello di carta per quanto riguarda gli indagati prosciolti e assolti, gli indagati avrebbero nascosto “la disastrosa gestione della società, cosi’ evitando la messa in liquidazione ed ottenendo la riconferma nella carica amministrativa”. Inoltre, a vario titolo, avrebbero esposto “nel bilancio di esercizio del 2013 fatti materiali non corrispondenti al vero”.
Nell’Ameglia Servizi Turistici Srl fino al luglio del 2015 Giampedrone ha rivestito il ruolo di sindaco pro-tempore del socio unico Comune Ameglia, mentre Piciocchi ne è stato membro del Cda dal novembre 2014 al maggio 2016.
Per gli inquirenti, gli indagati avrebbero aggravato il dissesto della medesima società astenendosi dal richiedere la dichiarazione di fallimento, essendo evidente la situazione di grave dissesto in cui si trovava la società quantomeno dal 17 ottobre del 2014.
Una tesi, per quanto riguarda gli indagati prosciolti e assolti, che non ha convinto per nulla i giudici.
Sono stati quindi assolti pure gli ex sindaci Andrea De Ranieri e Umberto Galazzo, che nel frattempo è stato rieletto primo cittadino. Per Galazzo l’accusa era bancarotta fraudolenta, mentre per De Ranieri, come per Giampedrone e Piciocchi era bancarotta semplice.
Assolti anche gli ex consiglieri Paolo Nocentini e Davide Santini. Per loro è stata applicata la legge Cartabia: non luogo a procedere in quanto gli elementi acquisiti non consentivano una ragionevole previsione di condanna in sede dibattimentale.
Sono stati condannati, invece Armanda Chilà, allora presidentessa del Consiglio di amministrazione, a due anni di reclusione, e il consigliere Alessio Frati a un anno e 4 mesi di reclusione con pena sospesa e non menzione. Erano accusati di bancarotta fraudolenta.
La Ameglia Servizi Turistici gestiva il porticciolo di Bocca di Magra ed era stata messa in liquidazione nel 2016 con un passivo di circa tre milioni di euro.