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False dichiarazioni doganali, un arresto ad opera dell’ADM

La società gestita dal soggetto veniva sistematicamente utilizzata per la commissione di un nutrito numero di episodi delittuosi

Continuano gli arresti relativi all’operazione “The Loop” attraverso cui la scorsa estate, è stata sgominata dall’Agenzia delle Dogane e Monopoli un’associazione a delinquere finalizzata all’evasione di iva e dazi.

Gli indagati erano soliti presentare false dichiarazioni doganali in importazione ed operavano attraverso lo schermo di società “cartiere” bulgare.

I funzionari ADM dell’ufficio Antifrode della Direzione Interregionale per la Liguria, il Piemonte e la Valle d’Aosta, sotto la supervisione della Procura genovese, hanno effettuato ulteriori attività di indagine ed il materiale probatorio raccolto, ha portato ad un ulteriore arresto di un cittadino italiano che era stato in precedenza interdetto dall’esercizio di attività imprenditoriali e di spedizioniere doganale.

Un controllo delle Dogane su un container (immagine di repertorio)

Nonostante la misura interdittiva applicata questi aveva infatti continuato ad amministrare di fatto la società, già utilizzata per perseguire fini illeciti, ed è stato pertanto sottoposto alla più restrittiva misura degli arresti domiciliari.

I funzionari doganali coordinati dalla Procura della Repubblica di Genova, hanno eseguito nella mattinata di oggi l’esecuzione della misura cautelare nei confronti dell’imputato.

La società gestita dal soggetto veniva sistematicamente utilizzata per la commissione di un nutrito numero di episodi delittuosi. L’intera indagine era nata da una pregressa attività investigativa condotta dai funzionari doganali che aveva consentito di portare alla luce l’esistenza di un’associazione per delinquere radicata nel capoluogo ligure, costituita al fine della fraudolenta acquisizione di finanziamenti bancari con garanzia dello Stato, che aveva condotto al sequestro preventivo di conti correnti e altri rapporti finanziari per oltre 2,3 milioni di euro.

Si evidenzia che undici dei dodici indagati nel procedimento penale, compreso quello interessato dall’aggravamento della misura cautelare, sono attualmente stati rinviati a giudizio e che, per il principio di presunzione di innocenza, la responsabilità delle persone sottoposte ad indagini sarà definitivamente accertata solo ove intervenga Sentenza irrevocabile di condanna.