“Con riferimento alla mancanza di ossigeno nel territorio genovese denunciata da alcuni media si precisa che, dalla ricognizione effettuata, non sono state rilevate criticità nell’approvvigionamento di ossigeno liquido negli ospedali, dove questo farmaco è indispensabile in particolare per l’assistenza dei pazienti positivi al coronavirus”.
Lo hanno comunicato oggi i responsabili di Alisa.
“Non si rileva – hanno aggiunto – alcuna carenza di ossigeno al Policlinico San Martino dove, nella notte, sono state installate 15 bocchette aggiuntive dell’ossigeno presso gli ambienti del pronto soccorso e altre 15 saranno installate domani, in sostituzione delle bombole di ossigeno in uso in queste ultime settimane.
Situazione sotto controllo anche all’E.O. Ospedali Galliera dove non vengono segnalati problemi in relazione all’ossigeno e dove i rifornimenti sono regolari.
Anche da parte di Asl3 genovese non vengono segnalate difficoltà né per quanto riguarda il Villa Scassi né per quanto riguarda le Rsa territoriali (in entrambi i casi di tratta di ossigeno liquido).
Per quanto riguarda invece l’ossigeno (gassoso) prescritto dai medici di medicina generale per alcuni assistiti al domicilio, dalla ricognizione effettuata, sono emerse limitate difficoltà legate all’approvvigionamento delle bombole.
Per questo, al fine di assicurare l’accesso a questo farmaco e garantire l’assistenza e le cure dei pazienti a domicilio, gli uffici competenti di Alisa hanno autorizzato i medici di famiglia a prescrivere, oltre alle bombole, anche l’ossigeno liquido (facoltà limitata fino a oggi agli specialisti ospedalieri).
Asl3 genovese ribadisce la propria disponibilità a garantire pieno supporto in caso di eventuali carenze, come sempre avvenuto in passato.
Si invitano gli organi di stampa a non diffondere inutili ulteriori preoccupazioni in un momento critico per il Paese e di verificare puntualmente le notizie da fonti attendibili”.