Terrorismo islamico. Dopo Parigi, Nizza e Lione, anche la capitale dell’Austria intorno alle 20 di ieri è stata attaccata in modo coordinato con armi da guerra in sei punti della città proprio alla vigilia del coprifuoco anti-Covid, mentre la gente si stava godendo l’ultima serata fuori di casa nei locali e per strada.
L’atto terroristico si è iniziato davanti a una Sinagoga.
Secondo il sito di monitoraggio Site, l’assalto è dovuto all’adesione austriaca alla coalizione anti-Isis guidata dagli Usa e partecipata dalle forze speciali di diversi Paesi europei e “dopo gli incitamenti di Isis e Al Qaeda contro l’Occidente”.
Inoltre, lo schema dell’attacco coordinato a Vienna “è simile” a quello di matrice islamica avvenuto nel novembre 2015 a Parigi. Senza dimenticare quello di Bruxelles nel marzo 2016.
L’esperto di terrorismo Peter Neumann ha dichiarato al quotidiano Bild: “E’ l’atto terroristico più coordinato dai tempi degli attentati islamici a Parigi (2015) e Bruxelles (2016). Se tutto è come appare ora, è qualcosa che le autorità di sicurezza europee non si aspettavano. Perché era difficile effettuare attacchi così coordinati a causa del morale distrutto dell’Isis. Questa è una nuova dimensione”.
Il sindaco di Vienna ha riferito: “Sparavano a caso nei locali. Il terrorista ucciso aveva fucile, pistola e un machete”.
Secondo il ministro dell’Interno austriaco era un giovane simpatizzante dell’Isis, facente parte di un commando di una mezza dozzina di islamisti.
Inoltre, secondo alcuni media austriaci, almeno un terrorista aveva ottenuto lo status di rifugiato.
Tutta Europa ha reagito contro “l’odio e la violenza” per quest’ultimo orribile “attacco vile e codardo”.
Il premier italiano Giuseppe Conte ha dichiarato: “Non c’è spazio per il terrorismo nella casa comune europea”.
Il premier francese Emanuel Macron ha sottolineato: “Paese amico sotto attacco. Questa è la nostra Europa. Non ci arrenderemo”.
Poi ha telefonato al cancelliere austriaco Sebastian Kurz, il quale ha avvertito: “Attacco terroristico disgustoso, non ci lasceremo intimidire”.
La tedesca Angela Merkel ha aggiunto: “Il terrore islamista è il nostro nemico comune”.
Il presidente del Consiglio UE Charles Michel ha commentato: “L’Europa condanna con forza questo atto codardo che vìola la vita e i nostri valori umani”.
I terroristi hanno agito armati di AK 47 Kalashnikov e hanno cominciato a sparare all’impazzata, anche in due ristoranti: uno di loro, che indossava una cintura esplosiva, è stato ucciso dagli agenti. Al momento, risulta che alcuni siano stati arrestati e altri siano ancora in fuga.
“Almeno un attentatore è ancora in fuga” hanno infatti riferito nella tarda serata di ieri i responsabili della Polizia austriaca.
Il bilancio provvisorio è quindi di almeno tre morti e di una quindicina di feriti, di cui cinque gravissimi. L’ultimo ricovero in ospedale è stato registrato poco dopo le 22 di ieri.
Tuttavia, alcuni media austriaci parlano di sette vittime.
Aggiornamento (ore 8). Come ha confermato stamane il ministro dell’Interno austriaco Karl Nehammer, nell’attacco sono rimasti uccisi quattro passanti: due uomini e due donne.
Intanto, proseguono i controlli serrati a Vienna, che sono anche stati estesi ai confini austriaci. I militari stanno presidiando i luoghi sensibili della città.
Tutte le Sinagoghe e le scuole ebraiche viennesi rimarranno chiuse nei prossimi giorni “per precauzione”.
“Le Forze armate austriache assumeranno con effetto immediato la protezione della proprietà precedentemente svolta dalla Polizia di Vienna in modo che la Polizia possa concentrarsi sulla lotta al terrorismo” ha inoltre riferito Sebastian Kurz.