“Idea immortale”. Così i ragazzi e le ragazze del Blocco Studentesco di Genova oggi hanno ricordato su Fb i Fasci italiani di combattimento, movimento politico fondato a Milano da Benito Mussolini il 23 marzo 1919 “che raccolse in un fascio le forze sane della nazione”.
Il 10 novembre 1921 il movimento dei Fasci si trasformò in Partito Nazionale Fascista.
Da Wikipedia: “Tra i primi aderenti ci furono anche cinque ebrei. Il futuro duce prevedeva l’attuazione di uno specifico Programma di San Sepolcro (dal nome della piazza in cui fu proclamato). I primi appartenenti ai Fasci si chiamarono appunto sansepolcristi, fregiati di una fascia giallorossa (i colori di Roma). Gli squadristi semplici invece erano riconoscibili da una striscia rossa al polso della camicia nera.
I locali della prima sede a Milano furono affittati dall’Associazione lombarda degli industriali, presieduta da Cesare Goldmann, un industriale e massone di origine ebraica a cui venne pagato regolare affitto. La sede era caratterizzata da simboli degli arditi, che diverranno comuni nell’iconografia fascista: il pugnale, il gagliardetto degli arditi, il teschio. Il simbolo dell’organizzazione era il fascio littorio che, così come molti altri simboli del regime, si rifaceva alla storia romana.
In breve tempo per tutto il mese di aprile in diverse città aprirono diverse sezioni anche se le adesioni non furono massicce. Accanto ai Fasci di combattimento sorsero affiancate numerose associazioni con lo scopo di reagire ai tentativi insurrezionali del Partito Socialista. Queste ultime erano costituite principalmente da leghe di reduci e associazioni patriottiche e studentesche”.