“No, sindaco Bucci. Autorizzare un consigliere comunale ad andare, con la fascia tricolore, al cimitero di Staglieno a rendere omaggio ai caduti della RSI non è un atto di pietà per i morti. È una presa in giro degli altri morti, quelli della Resistenza, quelli della deportazione, civile e militare, quegli stranieri che hanno scelto di battersi per la nostra liberta’, come altri nostri concittadini hanno fatto in altri paesi. Uomini e donne che lei stesso ha ricordato solo pochi giorni fa, il 25 aprile”.
Altro che “pietà per tutti i morti, inclusi i civili uccisi dopo il 25 aprile” e riconciliazione nazionale” come ha chiesto il centrodestra.
Il presidente di Anpi Genova, Massimo Bisca, oggi ha scritto una “lettera aperta” al sindaco di Genova Marco Bucci in cui contesta duramente la decisione di affidare la fascia tricolore al consigliere comunale delegato Sergio Antonino Gambino (FdI) che ieri, insieme al capogruppo regionale di Forza Italia Angelo Vaccarezza, si è recato a Staglieno e ha invocato: “Basta odio”.
“Loro – ha aggiunto Bisca – sono stati uccisi perché sostenevano quella libertà, quei diritti e quei valori che i repubblichini volevano soffocare e hanno sempre soffocato.
La presenza, insieme al consigliere comunale Gambino e al consigliere regionale Vaccarezza, dei militanti di Lealtà ed Azione, le cui idee si rifanno al fascismo (quindi vietate dalla Costituzione) è una provocazione.
Lei sindaco Bucci ha parlato in piazza Matteotti il giorno dell’anniversario della Liberazione anche grazie all’impegno di ANPI, che ha dovutamente chiesto rispetto per l’istituzione che Lei rappresenta a chi la contestava.
Queste regole di convivenza, questo rispetto, da sempre i fascisti non lo conoscono. Le chiedo perciò di avere Lei quel rispetto, dissociandosi da quanto é accaduto, perché, le ricordo, il significato della medaglia d’oro al valor militare della quale è insignito il nostro comune, è frutto della lotta e del sacrificio della nostra città che tanto è costata in vite umane.
Le chiedo anche di far rispettare la Costituzione della Repubblica che è il risultato migliore di quei sacrifici e quelle lotte, Costituzione che non è afascista, ma antifascista, sulla quale lei stesso ha giurato.
Spero proprio che lei, sindaco, si renda conto che una pretesa equidistanza, non può e non deve esistere”.