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Fascicolo Toti in cassaforte procuratore capo, ma fuga di notizie: aperta indagine

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Procuratore della Repubblica di Genova Nicola Piacente (foto d'archivio)

La Procura di Genova intende scoprire la “talpa” che ha svelato il contenuto del fascicolo Toti, ma finora nessun indagato

Caso Toti e fuga di notizie. Come riportato ieri dal quotidiano Il Giornale e oggi dal quotidiano Il Dubbio, la Procura di Genova ha aperto un’indagine per rivelazione di segreto d’ufficio e di pubblicazione arbitraria di atti di un processo penale in relazione allo “scoop” del quotidiano Il Secolo XIX, che il 10 marzo scorso rivelò l’esistenza di una seconda indagine a carico dell’ex governatore ligure Giovanni Toti.

Si tratta di un episodio relativo a uno stralcio dell’inchiesta aperta alla Spezia a carico dell’ex capo di gabinetto di Toti circa l’assunzione di un collaboratore di un assessore regionale, che è stata ritenuta illecita in quanto s’ipotizza che sia stata una sorta di contropartita elettorale.

Ora è venuto fuori che il fascicolo Toti, in quei giorni, non soltanto sarebbe stato nell’esclusiva disponibilità del procuratore capo della Repubblica di Genova Nicola Piacente che lo aveva appena ricevuto dalla pm spezzina Elisa Loris, ma sarebbe stato chiuso in cassaforte a Palazzo di Giustizia.

Inoltre, il fascicolo Toti non sarebbe stato “digitalizzato” e quindi eventuali altre persone, come per esempio impiegati del Tribunale “infedeli” oppure hacker del web, non avrebbero potuto consultarlo.

Non è tutto. Perché agli indagati, e quindi ai loro avvocati difensori, non era ancora stato notificato nulla.

Eppure, la notizia era finita lo stesso nelle mani dei cronisti del quotidiano Il Secolo XIX.

Sembrava che il tutto potesse rimanere sotto silenzio, ma il deputato di Noi Moderati Pino Bicchielli nei giorni scorsi ha presentato un’interrogazione parlamentare sulla clamorosa fuga di notizie ovvero “sull’ennesima violazione” della riforma Cartabia, che detta regole e modalità precise in riferimento ai rapporti tra le Procure e i media.

Ora il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha risposto all’interrogazione parlamentare  confermando, in sintesi, che nel caso di Toti le regole sono state violate, che il ministero della Giustizia ha avviato un’ispezione a Genova e che la Procura ha aperto l’inchiesta (al momento senza indagati).