“Abbiamo chiesto al Governo di avere alcune peculiarità regionali riconosciute all’interno delle linee guida nazionali per la fase 2”.
Lo ha riferito oggi il governatore ligure Giovanni Toti.
“Abbiamo chiesto linee guida nazionali perché l’Italia è una, ma anche un margine di autonomia. E’ evidente che le esigenze siano diverse e non si possa pensare di gestire in modo uguale, dalle funivie della Valle d’Aosta ai vigneti di Pantelleria.
Ieri abbiamo avuto un ulteriore confronto prima tra i governatori delle Regioni e poi con il Governo.
Certamente nulla accadrà prima del 25 aprile. Poi vedremo a quali risultati arriveranno le valutazioni dei tecnici e delle varie task force governative”.
Mercoledì ci dovrebbe essere un altro vertici fra Governo e Regioni da cui dovrebbe uscire un quadro un po’ più chiaro per la fase 2.
“Non sono ancora arrivate – ha poi aggiunto Toti – le indicazioni che ci aspettiamo da Roma sulla app di tracciamento e sui test sierologici, che in Liguria stiamo effettuando, come previsto”.