“Le piscine al momento non riaprono al pubblico perché ci sono una serie di tempi tecnici che richiedono tempo come il riempimento delle vasche e il riscaldamento dell’acqua. Quindi ipotizziamo una prima fase di riaperture il 25 o il 27 maggio”.
Anche a Genova, come in altre città italiane, il ritorno nelle piscine è rimandato di almeno una settimana.
Andrea Biondi, portavoce di ‘Insieme si vince’ che riunisce 100 impianti liguri (6 mila dipendenti, 250 mila tesserati, 400 mila frequentatori e un fatturato da 30 milioni di euro) stamane ha ribadito:”Il nostro è un settore con equilibri economici fragili. Stimiamo perdite nel 2020 di circa 12 milioni. E’ urgente avviare un tavolo con le pubbliche amministrazioni per rinegoziare i contratti in termini di allungamento delle gestioni.
La nostra sensazione è che non avremo il 100% dei frequentatori, anche perché e persone sono spaventate.
Tuttavia, il cloro è il sanificatore per eccellenza e metteremo in atto tutte le misure di sicurezza possibili”.