“Federsupporter”, l’Associazione italiana che difende i diritti dei tifosi e degli sportivi, è scatenata.
Il momento attuale del calcio proprio non piace, e tanti, non solo gli associati, sono d’accordo con il Presidente Alfredo Parisi, attivissimo in un momento veramente difficile per il mondo pallonaro.
Tra le altre cose, Federsupporter fa parte dell’organismo internazionale “Football Supporter Europe”, anche se purtroppo – come lamenta il Presidente – l’Italia non è molto considerata.
“Abbiamo inviato a tempo debito le nostre considerazioni sul difficile momento attuale dei tifosi – spiega – ma nel documento unitario le nostre proposte non sono state considerate. Tale episodio conferma, purtroppo, come l’Italia, anche in campo calcistico, non goda di alcuna considerazione..”
Il motto dell’Associazione è “Solo uniti si vince”.
“Noi come associazione – spiega Parisi – ci rivolgiamo a quei tifosi che, di fronte a queste temute, ulteriori prevaricazioni e discriminazioni del potere calcistico, devono acquisire consapevolezza della necessità e dell’urgenza di incontrare, al di là delle singole bandiere, di unirsi e organizzarsi. Quei tifosi, considerati cittadini di Serie B e semplici e passivi spettatori di uno spettacolo, che vogliono diventare protagonisti della rinascita di uno sport, come il calcio, ora sempre più ridotti a un business arido a beneficio di quei pochi e soliti noti che vedono nella ripresa di un campionato, a livello sportivo, hanno considerato l’opportunità di continuare a guadagnare; è ormai un calcio che ha perso e sta perdendo qualsiasi dimensione popolare e sociale”.
Chiarissimo il presidente Parisi.
Intanto, come riportato da PianetaGenoa1893, anche da Genova, sponda rossoblu – ma in questo caso non esistono bandiere – i “Figgi do Zena”, un gruppo storico della gradinata Nord, i sono fatti sentire con un pesante comunicato.
“I Figgi do Zena criticano duramente – scrivono – la scelta di inserire delle lamelle di plastica colorate sugli spalti dello stadio Olimpico di Roma in occasione della finale di Coppa Italia tra Napoli e Juventus. Una scelta fatta per riempire i settori vuoti dell’impianto. Ieri sera (Napoli-Juventus, finale di Coppa Italia, ndr) si è sperimentata la più grande schifezza del calcio moderno, il pubblico virtuale che compone una coreografia in pixel sponsorizzata… è proprio vero che al peggio non c’è mai fine.
Auguriamo buon calcio virtualmente adulterato a tutti, ma non certo per noi, che non ci presteremo a queste fiction”.
Insomma, lotta dura, per ritornare ad un calcio vivibile.
Non certo questo virtuale.
Franco Ricciardi