Nell’ambito dell’attività investigativa avviata in merito al femminicidio del 6 maggio scorso a Savona, intorno alle 2 di notte, nei giardini delle Nazioni, i poliziotti della Squadra Mobile, dopo un’articolata indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Savona, hanno arrestato un cinquantenne.
Si tratta di un italiano, pregiudicato, con l’arresto avvenuto in esecuzione ad ordinanza del GIP del Tribunale di Savona, emessa su richiesta del Pubblico Ministero, che ha disposto la misura di custodia cautelare in carcere per i reati di ricettazione e cessione di arma clandestina.
Si chiude così il cerchio di un’indagine avviata subito dopo il femminicidio della 28enne Danjela Neza, uccisa da Safaiou Sow con due colpi di arma da fuoco esplosi da una pistola la cui provenienza non era stata chiarita.
A denunciare l’assassinio era stato lo stesso omicida con una telefonata al 112 in cui ha raccontato di aver sparato alla donna.
Gli investigatori della Squadra Mobile, con il coordinamento della Procura, si sono concentrati sugli ultimi contatti dell’omicida e su come possa essersi procurato l’arma. Nello sviluppo dell’indagine hanno raccolto una serie di gravi indizi a carico dell’uomo che, dietro compenso, gli avrebbe ceduto l’arma con la matricola abrasa, completa di munizioni.
I riscontri raccolti dagli investigatori hanno quindi consentito all’Autorità Giudiziaria di emettere il provvedimento restrittivo, a quel punto i poliziotti hanno immediatamente rintracciato l’uomo, il pomeriggio stesso, mentre rientrava nella sua abitazione di Vado Ligure.
Dopo alcuni accertamenti l’arrestato è stato portato nel carcere di Imperia a disposizione dell’Autorità.
Si evidenzia che i provvedimenti adottati in questa fase non implicano la responsabilità dell’indagato sino al definitivo accertamento di colpevolezza che avverrà con sentenza irrevocabile.