“E’ stato un incidente, abbiamo litigato, mia moglie mi ha spinto, sono caduto e le ho tirato i piedi, lei è caduta sbattendo la testa ed è morta. Poi ho deciso di buttare il suo corpo morto dalla finestra”.
E ancora: “Cucinai per i miei figli con il corpo della madre in terra”.
E’ la sintesi del racconto in aula del bengalese Ahmed Mustak , 44 anni, accusato di avere ucciso la moglie Sharmin Sultana il 7 marzo 2023 a Genova Sestri Ponente a seguito di un violento, ennesimo litigio perché non le avrebbe consentito di vivere all’Occidentale.
Lo straniero aveva inizialmente dichiarato un suicidio, poi una caduta accidentale, ma il giudice per le udienze preliminari ha accolto l’accusa di omicidio volontario e lesioni presentata dal pm Marcello Maresca.
Mustak si è sottoposto all’esame davanti ai giudici della Corte d’Assise di Genova e ha ribadito quanto detto al pubblico ministero nel corso delle indagini.
Nel corso dell’udienza di oggi sono stati sentiti altri due testimoni, tra cui una donna, amica della vittima che ha riferito delle liti tra i due coniugi. La prossima udienza è prevista per il 29 aprile con l’esame dei testi della difesa e la discussione della pubblica accusa.
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