SAVONA. 25 LUG. L’ artista albenganese Giuseppe Ferrando esporrà in Piemonte, nel comune di Graglia. Il vernissage della mostra, che si terrà nella Sala delle Esposizioni del famoso Santuario Lauretano, è previsto per il pomeriggio di sabato 28 luglio. La personale, che resterà aperta fino al 25 agosto, è una occasione in particolare per quegli appassionati dell’arte contemporanea che apprezzano la pittura tradizionale. Ferrando infatti, nella sua lunga carriera, pur avendo anche affrontato percorsi di ricerca e di sperimentazione, è però sempre stato legato maggiormente al realismo, tanto da essere considerato, da una parte della critica, un Iperrealista.
“Giuseppe Ferrando – spiega Armando D’ Amaro, noto collezionista ed editor- è un pittore accurato e preciso nei dettagli veristici, un artista che si muove con garbo e sicurezza in un realismo personalissimo, luminoso ed elegante. Fissa sulla tela visioni suggestive, quasi atemporali ”.
L’ evento è a cura della nota giornalista ed esperta d’arte Claudia Ghirardello. Ferrando ha al suo attivo decine di importanti personali in Italia ed all’ estero. Ha ottenuto importanti riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale ed i suoi quadri sono esposti in permanenza presso Enti e Musei e sono presenti su numerose riviste e pubblicazioni dedicate all’ arte pittorica. La sua arte ha attirato l’attenzione di famosi critici e il suo nome è legato ad alcune delle più importanti Associazioni e Centri Culturali nazionali.
“Giuseppe Ferrando- aveva scritto di lui il compianto Augusto Andreini, noto collezionista ed esperto d’arte- è un valente pittore del verismo più sincero, che propone delle belle opere figurative. Fra i suoi soggetti preferiti, tra paesaggi, maschere e cigni superbi, spiccano soprattutto ritratti di donne, che gli hanno fruttato importanti premi internazionali. E’ anche conosciuto per alcuni famosi ritratti di personaggi noti, come Marilyn Monroe e Madre Teresa di Calcutta. Pittore accurato e preciso, a volte molto vicino all’ iperrealismo, Ferrando è un artista che si muove con garbo e sicurezza nelle sue levigate pennellate. Il suo realismo è luminoso ed elegante e fissa sulla tela visioni vere e suggestive”.
Soddisfazione per Ferrando per una mostra che si annuncia importante: “Sono molto contento – dice Ferrando- di poter esporre in un luogo così suggestivo e prestigioso come Graglia. Sono già stato contattato da diversi critici che verranno a vederla e da alcuni amici che partiranno dalla Liguria per visitare la mia mostra e questo splendido posto”.
Ed in effetti si tratta di una location di grande effetto: “Il Santuario di Graglia- ci spiega Claudia Ghirardello- è dedicato alla Madonna di Loreto. Abbandonato il progetto del parroco di Graglia Nicolao Velotti secondo cui si sarebbe dovuto edificare un Sacro Monte di ben cento cappelle tra Graglia e il Colle San Carlo, il teologo Agostino Dal Pozzo, succeduto al Velotti nel 1630, pensò meglio di costruire un grande santuario comprendente la già eretta cappella della Casa Santa di Loreto. Il duca Carlo Emanuele II di Savoia fu provvido mecenate dando incarico all’ingegnere Pietro Arduzzi di approntare il disegno dell’edificio. La prima pietra venne collocata nel 1659 e il santuario, a croce greca, fu concluso nella seconda metà del XVIII secolo. La facciata di questo santuario, incompiuta, fu iniziata nel 1660 e portata allo stato presente nel 1769 con disegno del citato Arduzzi. Interessante la cupola; alta circa 38 metri, fu costruita verso il 1777”.
Il santuario contiene opere di rilievo di Francesco Pozzi, Stefano Albuzzi, Stefano Marchesi, Antonio Cattaneo, Pietro Cremona, Giovanni Battista Grassi, Stefano Catella, Eusebio Perattone, e Mauro Picenardi.
“Lateralmente all’ altare maggiore – conclude la Ghirardello- si trova la cappella della Santa Casa. L’altare di questa cappella è in legno dipinto e dorato e fu scolpito nella seconda metà del XVIII secolo; il tabernacolo, in legno dipinto e dorato, fu donato nel 1658 da Giovanni Giacomo Zanetto e Francesco Crosa. La statua della Madonna miracolosa fu scolpita intorno al 1620 da uno scultore di Torino ed indossa abiti ricamati in oro e seta. L’organo di questo santuario è opera di Felice Bossi e risale al 1839. Importante, ancora, la cappella degli Esercizi, posta sopra la sacrestia; fu decorata sulla volta e sulle pareti da Giovanni Battista Greggio di Miagliano e Giovanni Antonio Genta di Biella verso il 1740-41. Significativa anche la decorazione della volta e delle pareti della sacrestia, decorazione eseguita nel 1740 dal pittore sacerdote Antonio Domenico Saa”.
Insomma un luogo che merita davvero una visita e che sarà anche l’ occasione per ammirare le opere dell’ artista contemporaneo ligure Giuseppe Ferrando.
CLAUDIO ALMANZI