Elezioni a Genova. E’ scontro aperto anche sul futuro dello stadio Ferraris, ora al centro dell’offerta d’acquisto presentata al Comune da Cds Holding insieme a Genoa e Sampdoria.
In una recente intervista la candidata sindaca del centrosinistra Silvia Salis aveva auspicato che il Ferraris potesse rimanere pubblico in modo da essere ristrutturato e utilizzato non solo come sede di gare sportive, ma anche come location per concerti ed altri eventi.
Salis ha ipotizzato anche “un mutuo a lungo termine” in modo che lo stadio possa “rimanere alla città”.
Oggi è arrivata secca la replica del presidente della Regione Liguria Marco Bucci: “La concessione con la proprietà che rimane al pubblico è lo strumento migliore per andare avanti. Forse non ha capito la differenza tra una concessione e una proprietà.
Il problema grosso è che la candidata dovrebbe capire dove trovare i soldi. Perché 80 milioni di euro, e adesso si parla di 100, non sono facili da trovare in giro.
Se un privato li mette, vuole anche un ritorno. Quindi bisogna trovare i finanziamenti.
Sulla sua proposta di un mutuo a lungo termine non mi esprimo. Forse bisognerebbe lavorare in un certo mondo per parlare di queste cose.
Fate un po’ il conto di cosa significa in capitali e interessi se non ci sono fondi pubblici che possono aiutare.
Tuttavia, se lo Stato interviene con dei fondi pubblici, allora si potrebbe anche fare. Però la vedo molto difficile, soprattutto in questi tempi”.
A seguito delle dichiarazioni “tranchant” del governatore ligure la candidata sindaca Silvia Salis si è “inalberata” e oggi ha controreplicato: “Sullo stadio e sullo sport non accetto lezioni da Bucci”.
Sul tema sono quindi intervenuti anche il candidato sindaco Pietro Picicchi: “Con la sinistra stadio Ferraris a rischio chiusura” e l’assessora comunale allo Sport Alessandro Bianchi: “Sparata di Silvia Salis sullo stadio Ferraris non è applicabile né fattibile”.