“Grazie all’intervento del PD e di Andrea Orlando, il Comune di Genova ha dovuto smentire il vicesindaco Pietro Piciocchi che aveva annunciato il rigetto delle offerte di Genoa e Sampdoria per la gestione dello Stadio.
Siamo lieti che le polemiche sollevate e probabilmente le imminenti elezioni regionali abbiano convinto il Comune ad usare prudenza, e a prendere tempo per una riflessione più approfondita sul futuro del Luigi Ferraris.
Non abbasseremo la guardia, continuiamo a chiederci come sia possibile che a procedura aperta il vicesindaco si permetta di annunciare in televisione la preferenza per uno dei concorrenti, dichiarando candidamente di averlo sollecitato a partecipare.
Purtroppo questo è possibile, quando la gestione dei beni pubblici è opaca e lontana dagli interessi dei cittadini.
Come il quartiere privato del waterfront costato oltre 160 milioni di risorse pubbliche, o il Palasport costato 27 milioni senza che possa essere omologato per le grandi competizioni.
Non permetteremo che succeda lo stesso per lo stadio Ferraris”.
Lo ha dichiarato oggi Simone D’Angelo, segretario Metropolitano Pd Genova.