Il Natale non viene festeggiato in maniera univoca in tutte le parti del mondo e questo lo sanno bene i turisti italiani che vanno in giro per altri paesi. L’Italia ha tradizioni proprie e ogni anno rievocarle suscita divertimento e allo stesso tempo tanta magia.
Di seguito, una lista di usanze bizzarre tipiche del popolo italiano nel periodo natalizio.
Curiosità sul Natale italiano
1) Il presepe
Realizzato in materiali pregiati, come nel caso del presepe Thun o con oggetti di poco valore, tipo cartapesta colorata. Il presepe rimane comunque un oggetto che rievoca la nascita del bambin Gesù, un evento antico migliaia di anni e che tutt’oggi viene festeggiato dalle persone cristiane. Può essere collocato sotto l’albero di Natale, o in bella vista su una tavola o un mobile. I presepi sono l’addobbo ideale non solo per le case ma anche per uffici e attività commerciali.
2) Albero di Natale
L’albero, importante tanto quanto il presepe, è uno degli addobbi principali del Natale. Solitamente consiste nella rappresentazione sintetica di un abete, anche se molte persone preferiscono acquistare piante vere, da mantenere in vita nel tempo. Gli alberi di Natale possono essere decorati con palline (le più grandi in basso e le più piccole in alto), nastri metallici, lucine colorate e puntali di varie forme. L’albero è un oggetto di origine pagana, non riconducibile ed una storia religiosa ma che può essere trovato con facilità anche nelle chiese.
3) Il periodo delle feste
Il periodo delle feste natalizie in Italia non si limita al 25 Dicembre, ma si estende dall’8 dicembre, giorno in cui si festeggia l’Immacolata Concezione, fino al 6 gennaio, giorno dell’Epifania. L’albero viene addobbato l’8 dicembre e rimosso il 6 gennaio. Fanno eccezione però le città di Bari, in cui viene montato il 6 e Milano in cui lo si fa il 7 dicembre. Dato che molte città puntano tanto sulle festività natalizie per intensificare il movimento dei turisti e quindi il commercio, è possibile che gli addobbi comincino a prendere campo già verso la fine di novembre o gli inizi di dicembre.
4) Condivisione con la famiglia
Per gli italiani è molto importante condividere il Natale con i familiari, anche se per motivi di lavoro, studio e personali non è possibile trascorrere troppi giorni consecutivi insieme. Ovviamente ogni nucleo familiare ha le proprie usanze, ma in linea generale si tende sempre a riunirsi per la sera della vigilia (24 dicembre) o per il pranzo di Natale (25 dicembre).
5) I piatti non vengono cucinati a caso
I piatti che segnano i pasti natalizi non vengono scelti a caso, ma tendono a rispettare gusti e tradizioni della famiglia che li prepara. Le usanze più rispettate prevedono cene a base di pesce per la sera della Vigilia, in onore del “giorno di magra”, come nei venerdì di Quaresima, dove quindi non si può seguire una dieta carnivora. Per il 25 dicembre invece il pranzo è libero, concluso con pandori, panettoni, torroni e frutta secca.
6) Non solo cibo
Per colorare e impreziosire le tavole degli italiani a Natale arrivano in soccorso anche i giochi da tavola, tra cui la tombola, il mercante in fiera e tanti altri giochi di carte. Gli anziani insegnano a segnare le caselle della tombola con pezzi di buccia di mandarino o legumi secchi, facili da reperire ed economici. Ecco quindi che il Natale diventa un vero e proprio momento di aggregazione e condivisione di momenti spensierati.
L’Italia anche questa volta si conferma fantasiosa, ricca di storia e di abitudini particolari.