Festival della Comunicazione 2020 25mila presenze, con grande entusiasmo e nel rispetto delle regole di sicurezza sanitaria
La settima è stata per molti versi un’edizione straordinaria del Festival della Comunicazione, organizzato da Frame in collaborazione con il Comune di Camogli. Non solo per gli oltre 80 eventi e i 114 ospiti che hanno popolato le vie e le piazze di Camogli in una quattro giorni densa di riflessioni e di emozioni. Ma soprattutto per un successo di pubblico oltre le aspettative e la partecipazione entusiasta, che in un contesto così particolare come quello del 2020 hanno permesso di interpretare alla perfezione il tema di quest’anno: la Socialità.
All’apertura di giovedì pomeriggio Gianrico Carofiglio e Aldo Cazzullo ci hanno regalato delle vie di fuga per questi tempi difficili, per dare senso al nostro essere umani: dalla pratica della gentilezza, come atto di coraggio e capacità di sfuggire alla prepotenza delle verità convenzionali, a Dante, “inventore dell’Italia”, che ci chiama a quel senso di identità e di orgoglio che emerge proprio nei momenti critici, guardando avanti e lontano.
A seguire, dalle colazioni agli aperitivi, dalle dissacranti rassegne stampa al Book Jukebox, dai laboratori agli spettacoli serali tra musica e teatro, dal Mondo Podcast ai duetti comici, tutti dal vivo e ritrasmessi nelle altre piazze di Camogli e sul sito www.festivalcomunicazione.it, sempre nel segno del padrino del Festival Umberto Eco, hanno animano le quattro giornate, con la vivace atmosfera di sempre, ricca di spunti, suggestioni, confronti, chiacchiere e risate.
A Camogli sono state registrate 25mila presenze fisiche, e migliaia di spettatori hanno seguito gli eventi online su festivalcomunicazione.it (227mila visualizzazioni, 77mila visite uniche). Altissima la partecipazione sui social: Facebook (con 166mila visualizzazioni dei post e 50mila video), Instagram (16mila persone raggiunte, 69mila impressions) e il canale YouTube attivo tutto l’anno, che conta oltre 8.400 iscritti e in continua crescita (+60% nell’ultimo anno). Folta anche la presenza di giornalisti, sia con i direttori e i vicedirettori delle grandi testate saliti sul palco sia con colleghi del web, della carta stampata, delle radio e delle TV giunti da tutta Italia
Il momento più atteso del Festival è stato domenica, con la consegna del Premio Comunicazione e lo show di Rosario Fiorello, che sul palco ha divertito il pubblico con molti simpatici aneddoti: dall’improvvisata cena con Mike Buongiorno con smoking e pasta al pomodoro alla “filosofia della lattuga” appresa tra i banchi del mercato quando era adolescente in Sicilia. Un episodio che segna la prima volta in cui Fiorello ha cominciato a comunicare con il pubblico: “la lattuga è sempre la stessa, quello che cambia è chi la vende”, ha detto sul palco. A consegnare il premio di quest’anno, la vignetta della graphic novelist Cinzia Leone, a sorpresa due valletti d’eccezione Enrico Bertolino e Pierluigi Pardo, insieme ai direttori del Festival della Comunicazione Danco Singer e Rosangela Bonsignorio, e al Sindaco di Camogli Francesco Olivari.
Spettacolo, scienza e innovazione, politica, imprenditoria, informazione e giornalismo sono solo alcune delle chiavi in cui è stato declinato il tema della Socialità, grazie agli ospiti che hanno saputo mescolare riflessioni profonde e intrattenimento, spunti critici e sketch divertenti, ma anche i grandi temi, dalla crisi climatica alla comunicazione giornalistica e alla politica.
Un grazie speciale ai partner che hanno contribuito a rendere possibile il festival – tra cui citiamo Banca Passadore, BMW, Eni, Generali, Lavazza, Audible, Iren, così come Erg, Compagnia di San Paolo, Pearson, Terna, Enel, Basco, Weber Shandwick, Studio Legale Rubini, Wind Tre e MyEdu.
“È un momento che potremmo definire difficile per la nostra storia dal dopoguerra a oggi. Nei giorni in cui si riaprono le scuole, e si riprende il lavoro con le necessarie cautele, fare il festival con tutti gli accorgimenti di sicurezza è stata una sfida impegnativa ma anche una scelta vincente. L’edizione di quest’anno ha dimostrato che con serietà, competenza e professionalità possiamo ritrovarci tutti insieme anche in questa fase così particolare”, ha detto in chiusura del Festival il direttore Danco Singer. “Tre sono gli elementi forti di questa manifestazione: la grande capacità e voglia di esserci, il contributo personale e affettivo al festival che ciascuno dei nostri ospiti ha dato, e infine la sinergia tra l’organizzazione, l’amministrazione, le forze dell’ordine, i cittadini di Camogli, lo staff, i volontari e il pubblico, che insieme hanno condiviso il modo di intendere e di vivere il Festival. Che significa pensare al Paese prima che a se stessi, e puntare su cultura, organizzazione, serietà e senso della ‘Socialità’”
La direttrice Rosangela Bonsignorio ha aggiunto: “Abbiamo dato seguito in questa edizione a un tema, ‘Socialità’, scelto prima dell’inizio della pandemia e divenuto centrale in questi mesi. Perché proprio nei momenti di incertezza occorre quanto mai ritrovare la capacità di essere umani attraverso l’umanità degli altri”.
Il Festival guarda al futuro verso la nuova edizione, l’ottava. L’appuntamento è dal 9 al 12 settembre 2021, quando il Festival della Comunicazione tornerà a Camogli per affrontare un nuovo decisivo tema della comunicazione di ieri, oggi e soprattutto domani: la Conoscenza, quell’irresistibile aspirazione umana che ci spinge oltre il nostro comune sentire, a superare orizzonti, a disegnare prospettive nuove. Conoscenza di noi, dell’altro e del mondo dentro e fuori di noi, attraverso le vie più diverse e inaspettate, dalla scienza alla spiritualità, dal recupero della memoria storica all’immaginazione. Ma anche quelle forme distorte di conoscenza e pseudoscienza da cui guardarci, tra quello che sappiamo, e che crediamo di sapere. Un percorso mai solitario, che parte proprio da quella socialità che in questa edizione abbiamo esplorato in tutte le sue forme.