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Festival dello Spazio, sabato 29 giugno si parla dell’importanza dei satelliti

Festival dello Spazio, sabato 29 giugno si parla dell’importanza dei satelliti
Festival dello Spazio, sabato 29 giugno si parla dell’importanza dei satelliti

Festival dello Spazio, sabato 29 giugno si parla dell’importanza dei satelliti e di agricoltura spaziale, in serata Lucilla Giagnoni

Tema portante dell’ottava edizione del Festival dello Spazio, a Busalla dal 27 al 30 giugno, è il rivoluzionario contributo portato dai satelliti alla sostenibilità delle attività sulla Terra.

Nella giornata di sabato 29 Gabriella Costa e Andrea Papa dell’Agenzia Spaziale Europea presenteranno il programma Iride, realizzato dall’Italia nell’ambito del PNRR, che collocherà il nostro paese in prima fila a livello mondiale nel campo dell’osservazione della Terra.  Le costellazioni di satelliti Iride saranno in grado di fornire dati utili ad una grande varietà di applicazioni e di utenti e contribuire a innumerevoli progetti di sicurezza ambientale e di sviluppo sostenibile.

Nella successiva conferenza, a riprova di quanto l’utilizzo delle immagini da satellite attraversi, di fatto, tutte le scienze, la ricercatrice dell’IIT Arianna Traviglia evidenzierà l’importanza dei dati satellitari in archeologia, grazie al loro occhio multispettrale e ad una vista “sintetica” che contribuisce a scovare caratteristiche del terreno e del primo sottosuolo utili ad orientare le ricerche e gli scavi.

A seguire Mario Musmeci, program manager dell’Asi, illustrerà il progetto Lugre per la navigazione satellitare sulla Luna, mentre la sessione pomeridiana si aprirà con la lectio magistralis di Marcello Romano, professore ordinario del dipartimento di ingegneria meccanica e aerospaziale del Politecnico di Torino, su “Sistemi spaziali e sostenibilità globale”.

La seconda parte della giornata sarà dedicata all’altro tema scientifico al centro di questa edizione, l’agricoltura spaziale, con il debutto pubblico del prototipo della serra multipiano adattiva spaziale di Space V appena uscita dal laboratorio di progettazione e dall’officina di fabbricazione.

«Il prototipo che presenteremo in anteprima al Festival – spiega Michele Angelo Malerba, amministratore di Space V – sarà un elemento di particolare attenzione nello stand fieristico della Regione Piemonte all’appuntamento spaziale mondiale IAC 2024 di Milano in ottobre e a Busalla faremo, per così dire, le prove generali offrendo al Festival, al tempo stesso uno scoop piuttosto straordinario nel mondo spaziale».

La produzione di cibo nei futuri habitat degli astronauti è un tema di comprensibile interesse, sfida relativamente nuova, ma necessaria per il gran balzo dell’umanità verso l’insediamento in habitat extraterrestri a cominciare, naturalmente, dalla Luna, dove presto i Sapiens torneranno per restare grazie al programma della NASA Artemis, cui pure l’Italia partecipa.

Questa nuova filiera dell’agricoltura spaziale sostenibile sarà l’argomento degli interventi di Silvia Massa, ricercatrice dell’Enea, di Giorgio Boscheri ingegnere di Thales esperto di sistemi di supporto alla vita nello spazio, e Patrizia Bagnerini, docente al Dime dell’Università di Genova e socia fondatrice di Space V. Guido Emiliani, amministratore delegato di Micoperi Blue Growth e Fabio Magrassi, project manager di STAM,  parleranno invece dell’impego di microalghe in ambito spaziale e delle loro proprietà sorprendenti nel ciclo alimentare anche degli astronauti.

Una seconda lectio magistralis concluderà il pomeriggio a Villa Borzino, quella tenuta dal teologo don Giuseppe Tanzella-Nitti dal titolo “L’universo ha un’origine? Cosmologia, filosofia e teologia in dialogo”, a lanciare un ponte ideale con lo spettacolo della sera.

Alla chiesa di Sarissola “Big Bang” di e con Lucilla Giagnoni

Alle ore 21, presso la chiesa parrocchiale di Sarissola, è la volta del ritorno, a grande richiesta, di Lucilla Giagnoni. Già protagonista del Festival 2023 con “Vergine Madre”, l’attrice e autrice fiorentina torna a Busalla con “Big Bang”. Anche in questo caso si tratta di un’opera nata prima come libro e riadattata per la messa in scena da parte della Giagnoni, che immagina una donna, una madre, porsi l’eterna domanda dell’individuo di fronte al mistero dell’universo e del suo inizio.

«Nel cercare una risposta – spiega l’autrice – la protagonista si interroga su tre concetti fondamentali dell’esistenza – la luce, il buio e il tempo – in un percorso che mette a confronto tre diversi linguaggi: il testo sacro della tradizione biblica, la poesia attraverso la visionarietà metafisica di Dante e la concretezza delle passioni umane in Shakespeare, e la scienza, attraverso la figura di Einstein che in sé compendia le ricerche della fisica sull’infinitamente grande, la relatività, e infinitamente piccolo, la meccanica quantistica. Per approdare a una nuova consapevolezza: “Io ora so che non raggiungerò mai la mia radice, ma che la mia radice esiste. Non conoscerò mai il mistero che sta là in fondo al buio, ma so che una verità c’è”».

Formatasi con Vittorio Gassman, Jean Moreau e Paolo Giuranna, Lucilla Giagnoni ha collaborato con Alessandro Baricco, Giuseppe Bertolucci, Sebastiano Vassalli, Marco Ponti, Gabriele Vacis, Marco Paolini, Luciana Littizzetto, Antonella Ruggiero, Ron e molti altri amici e colleghi. Dal Teatro Faraggiana di Novara, di cui è direttrice artistica, durante il primo lockdown nel 2020, ha realizzato, prima artista al mondo, l’interpretazione integrale in streaming dei cento canti della Divina Commedia, mandati in onda su Rai 5 nel 2021 e tuttora disponibili su Rai Play. Insegna narrazione e comunicazione.

Il programma della giornata

SABATO 29 GIUGNO

VILLA BORZINO

Dalle ore 10:00 alle 17:00

Simulazione dell’atterraggio dell’Orbiter dello Space Shuttle

Esperienza “in prima persona” del pubblico guidata da Fabrizio Bernardini (BIS Italia)

Ore 10:00

Satelliti dalle molte abilità ci osservano

Modera: Anilkumar Dave

L’osservazione da satellite: come e perché

• Gabriella Costa, ESA, Project Manager di IRIDE

• Andrea Papa, ESA, System Engineer di IRIDE

Telerilevamento per l’Archeologia

• Arianna Traviglia, Ricercatrice del Centre for Cultural Heritage Technology di IIT

Navigazione satellitare sulla Luna: il progetto LUGRE

• Mario Musmeci, Program Manager di ASI

Ore 12:15

Simulazioni di volo

Demo in volo del sistema di atterraggio lunare con modelli radio-comandati

Pilota: Mario Musmeci (ASI)

Ore 13:00

Aperilunch

Ore 14:30

Sistemi Spaziali e Sostenibilità Globale

Lectio magistralis di Marcello Romano (Politecnico di Torino)

Ore 15:30

Vedi alla voce “cibo nello Spazio”

Modera: Paolo D’Angelo

• Silvia Massa, Ricercatrice c/o la Direzione Agroindustria e Biotecnologie di ENEA

• Giorgio Boscheri, System Manager, Dominio Esplorazione e Scienza di Thales Alenia Space

• Patrizia Bagnerini, Socio fondatore, Space V

• Guido Emiliani, CEO Research & Development di Micoperi Blue Growth

• Fabio Magrassi, Project Manager di STAM

Ore 16:30

L’universo ha un’origine?

Cosmologia, filosofia e teologia in dialogo

Lectio magistralis di Giuseppe Tanzella-Nitti (Ordinario di Teologia fondamentale presso la Pontificia Università della Santa Croce di Roma e Adjunct  Scholar presso il Vatican Observatory)

CHIESA SAN GIORGIO

FRAZIONE SARISSOLA

Ore 21:00

Big Bang

Spettacolo di e con Lucilla Giagnoni

con un preambolo di Roberto Timossi

Tutti gli eventi sono a ingresso libero: tuttavia, per assistere allo spettacolo di Lucilla Giagnoni è richiesta la prenotazione su Eventbrite. Il programma completo è disponibile sul sito ufficiale www.festivaldellospazio.comFacebook e LinkedIn.