Non sarebbe piaciuto alla famiglia di Luigi Tenco il monologo della giornalista Barbara Palombelli al Festival di Sanremo in cui ha fatto anche riferimento al cantautore di “Ciao amore ciao.” Lo precisa l’agenzia Ansa secondo la quale in una lettera aperta, i parenti accusano la Palombelli di aver diffuso “notizie false” e di “aver banalizzato un fatto grave” come la morte di Tenco davanti a milioni di spettatori.
In particolare, il passaggio del monologo in cui Palombelli ha affermato: “Pensate che Luigi Tenco proprio qui giocando con una pistola ha trovato la morte”, ha dato fastidio alla famiglia.
“A ciò si aggiunga il fatto che questa ed altre sue gravi affermazioni – scrive la famiglia Tenco – sarebbero frutto di un’intervista con Gino Paoli che, come è noto a tutti e diversamente da Luigi Tenco, ha certamente cercato la morte per suicidio ma senza riuscirci (fortunatamente). Questo chiacchiericcio, pregno di ignoranza sull’argomento da una parte e di incoerenza dall’altra parte, non rende merito alla categoria dei giornalisti a cui apparterrebbe e nemmeno al servizio televisivo pubblico che ha deciso di farla esibire su Rai1, ma soprattutto non può essere considerato un criterio onesto alla base di affermazioni lesive”.
Dal canto loro i consiglieri di amministrazione della Rai, Rita Borioni e Riccardo Laganà – come riporta l’Ansa – esprimono ‘disappunto per lo spazio concesso a volti del giornalismo Mediaset’ a Sanremo – sottolineano che “tra discutibili palloncini in platea e monologhi forzati, sembra essere sfuggito, qui e lì, il controllo editoriale da parte dei vertici aziendali” e chiedono scusa ai parenti del cantautore, auspicano che “venga riservato uno spazio opportuno e congruo su Rai1 per poter serenamente rettificare quanto esposto”.
I due consiglieri chiedono “sin da ora che la direzione artistica della prossima edizione di Sanremo venga affidata ad un interno Rai affinché possano essere salvaguardati al meglio gli autentici valori del servizio pubblico radio televisivo”.
Barbara Palombelli replica alle accuse nei suoi confronti precisando come abbia citato una sua intervista a Gino Paoli e come abbia utilizzato gli stessi archivi della Rai.
Per quanto riguarda il riferimento, è allo speciale Viva Mogol, andato in onda su Rai1 il 24 settembre 2016, condotto da Massimo Giletti.
In quella occasione, parlando della morte di Tenco, Gino Paoli raccontava: “Se posso fare un’illazione, è che abbia fatto una boutade davanti a Dalida, ‘adesso mi sparo’, e lei era lì. Può essere possibile, anche se non si può verificare nulla e quindi è inutile stare a parlarne. Luigi non era un depresso che avesse idee suicide. Eravamo tutti casinisti, ci divertivamo a fare scherzi come tutti i ragazzi di quella età”.