“Sulla questione della data delle prossime elezioni regionali auspichiamo anche noi, come il presidente Giovanni Toti, che si possano svolgere a luglio perché il voto è la prima espressione della democrazia, un diritto inviolabile a cui i cittadini devono poter accedere quanto prima. Qualora ciò non fosse possibile a causa del protrarsi dell’emergenza sanitaria, chiediamo in ogni caso al governatore Toti di continuare a tenere le redini fino alla fine della legislatura regionale perché la Liguria ha bisogno di lui e del buon governo che in questi anni abbiamo saputo insieme mettere in campo”.
Lo hanno dichiarato oggi i consiglieri regionali Claudio Muzio (FI) e Andrea Costa (Liguria popolare).
Inoltre, Muzio e Costa hanno replicato a Pd e M5S sul tema della gestione dell’emergenza sanitaria da parte della giunta regionale.
“In primo luogo – hanno spiegato – sul paventato ‘commissariamento’ che in realtà un maggior coordinamento delle Aziende sanitarie locali da parte di A.Li.Sa durante la gestione della fase 2, osserviamo che il Pd, che oggi si fa paladino delle Asl, nel luglio 2017 in consiglio regionale ne chiedeva la soppressione e l’accorpamento in un’unica Azienda regionale.
Noi abbiamo respinto al mittente questa proposta e abbiamo difeso la presenza e il ruolo delle 5 Asl liguri, dando vita ad A.Li.Sa come strumento di governance e coordinamento di un sistema che rischiava il collasso dopo la pessima gestione della precedente giunta.
Venendo al tema odierno, se l’opposizione avesse letto con attenzione il Piano socio sanitario saprebbe che dal 2017 sono in capo ad A.Li.Sa ‘le funzioni di programmazione operativa e di governo delle Aziende sanitarie e degli altri enti del Servizio sanitario regionale, nonché la responsabilità della gestione sanitaria accentrata (GSA)’.
In una fase di pandemia come quella attuale, l’ordinanza n. 27/2020 di Regione Liguria prevede di affidare ad A.Li.Sa la governance regionale dell’emergenza Covid-19 per ottenere sempre di più un’omogeneità in termini di procedure e standard assistenziali, operativi e organizzativi in un momento di massima criticità ed emergenza, durante il quale occorre prendere decisioni uniformi e coordinate. Peraltro si tratta di una puntuale risposta a quanto richiesto dall’Istituto superiore della sanità.
Per quanto riguarda poi l’accusa di voler privatizzare la sanità ligure, che Pd e 5 Stelle insistono a rivolgere alla giunta e alla maggioranza, siamo veramente alla menzogna.
Anche qui è il Piano socio sanitario a fare chiarezza affermando che, nel quadro di un’integrazione virtuosa e a nostro avviso positiva tra pubblico e privato, ‘la titolarità delle scelte strategiche e programmatiche, nonché di gestione complessiva e dell’attività di controllo, sono appannaggio della componente pubblica’. Di fatto, la quota che il privato può gestire secondo le previsioni del Piano non va oltre il 15%.
Ma il colmo dei colmi è che poi si chieda alla giunta di far ricorso in questo momento di difficoltà proprio a quello stesso privato che viene ideologicamente considerato come un male e che fino a ieri si sarebbe voluto escludere da qualsiasi partecipazione alla gestione della sanità.
Comprendiamo che M5S e Pd sull’emergenza sanitaria vogliano fare campagna elettorale, ma anche l’incoerenza e la smemoratezza hanno un limite”.