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Fiera di Genova, da oggi tamponi drive-through per chi deve rientrare al lavoro

Fiera di Genova, tamponi Covid-19 (foto d'archivio)

“Accelerare l’accertamento della negatività per consentire, in base alle disposizioni nazionali vigenti, il rientro al lavoro di cittadini che, già positivi al coronavirus, siano in quarantena presso il proprio domicilio e risultino clinicamente guariti e asintomatici. Questo l’obiettivo dei tamponi ‘drive through’, avviati da questa mattina alla Fiera del mare di Genova sulla base dell’ordinanza firmata dal presidente Giovanni Toti“.

Lo hanno riferito oggi i responsabili di Regione Liguria.

“A individuare i cittadini da sottoporre a questa procedura – hanno spiegato – sono le Asl di competenza che li stanno contattando per offrire loro l’opportunità di eseguire il test in giorni e luoghi predeterminati con questa modalità, rimanendo a bordo della propria auto per poi rientrare immediatamente al domicilio dove attendere l’esito dell’accertamento”.

“Si tratta – ha aggiunto Toti – di una procedura veloce, sicura, pratica ed efficiente per sottoporre i cittadini che, dopo aver avuto il coronavirus, sono asintomatici e devono accertare la loro negatività per poter tornare al lavoro, concludendo la fase di isolamento.

È fondamentale fare in modo che chi ha superato la malattia e sta bene possa riprendere la propria attività il più velocemente possibile, soprattutto se si tratta di lavori in settori strategici come la sanità, l’ordine pubblico, i trasporti e così via”.

I cittadini, individuati dalle Asl, si sono recati alla Fiera del Mare dove è stato allestito un centro sanitario mobile per eseguire i tamponi orofaringei, rimanendo seduti in auto per poi rientrare immediatamente al domicilio.

“Invitiamo i cittadini – ha sottolineato l’assessora regionale alla Sanità Sonia Viale – a non telefonare ai servizi per chiedere di essere inseriti negli elenchi degli appuntamenti che saranno programmati dalle singole aziende.

Non sarà possibile presentarsi in accesso diretto, senza avere ricevuto un appuntamento: chi lo facesse rischierebbe di incorrere nelle sanzioni previste in caso di accertamento da parte delle Forze dell’ordine”.

“Questa modalità – ha riferito Luigi Carlo Bottaro, direttore Generale della Asl3, che partirà per prima con  test ‘drive through’ – consente di ridurre il rischio biologico per gli operatori sanitari che eseguono i tamponi, di ridurre il consumo di dispositivi di protezione individuale e, soprattutto, di eseguire un numero molto elevato di tamponi a soggetti individuati dalle Asl, da circa 80 giornalieri sino a 300.

Vengono infatti annullati, di fatto, i tempi per lo spostamento al domicilio degli operatori sanitari, come avviene oggi secondo la procedura consueta, che però richiede tempi molto più lunghi e l’utilizzo di un numero maggiore di Dpi, da sostituire ad ogni accesso”.

Le procedure per l’esecuzione delle attività saranno definite dalle singole aziende, sulla base delle proprie esigenze e dei contesti organizzativi, tenuto conto che si tratta anche di valutazioni medico-scientifiche.