“E’ di sconcertante gravità che una parte della maggioranza di centrodestra in Comune si sia fatta palesemente strumentalizzare dalle sinistre dimostrando di essere una maggioranza alla don Abbondio. Se il sindaco Bucci avesse imitato il suo collega di La Spezia, che solo pochi giorni prima aveva correttamente bocciato un’analoga ‘mozione antifascista’ della sinistra e quindi approvato l’ordine del giorno contro ogni totalitarismo e violenza, si sarebbe evitata una clamorosa figuraccia. Lascio agli elettori genovesi del centrodestra il giudizio su questa disonorevole calata di braghe”.
Lo ha dichiarato oggi l’ex vicepresidente di Regione Liguria Gianni Plinio (recentemente passato a CasaPound) in merito all’approvazione, a Palazzo Tursi, della cosiddetta “mozione antifascista” relativa all’assegnazione di spazi pubblici che ha provocato una spaccatura all’interno della maggioranza di centrodestra.
Il documento di Pd e Lista Crivello, emendato su proposta di Forza Italia, non è stato infatti votato dai 3 consiglieri di Fratelli d’Italia (assenti in aula la consigliera leghista Francesca Corso e la collega di FI Lilli Lauro).
“Diffido il sindaco di Genova Marco Bucci – ha aggiunto Plinio – dall’attuare quanto nel dispositivo della mozione. Diversamente ricorrerò al Prefetto per far sanzionare comportamenti in palese violazione della Costituzione della Repubblica in materia di libertà di riunione e di espressione e della legalità”.