Supermercati Liguria: Cgil dichiara sciopero a Pasqua, 25 aprile e 1° maggio.
Evitare resse e assembramenti. Regione Liguria è riuscita a scongiurare la chiusura dei supermercati la domenica, approvando un provvedimento che prevede almeno l’apertura fino alle 15 su tutto il nostro territorio.
Tuttavia, in piena emergenza coronavirus, nonostante le indicazioni degli esperti e la soluzione di buonsenso condivisa dall’assessore regionale Andrea Benveduti con gli altri sindacati e i rappresentanti delle aziende del settore, continua la presa di posizione della Filcams Cgil per chiedere un’altra “ordinanza seria che chiuda, per tutte le domeniche e i festivi dell’emergenza, i supermercati e gli ipermercati”.
“Contro il protocollo – hanno raccontato i sindacalisti liguri della Cgil – che l’assessore Benveduti ha fatto approvare in giunta regionale e per garantire almeno un giorno settimanale di riposo a lavoratrici e lavoratori del settore, la Filcams Cgil ha dichiarato sciopero per l’intera giornata del 12, 19, 25 Aprile e 1 Maggio. In questo momento i lavoratori del commercio sono in prima linea per dare a tutti noi la possibilità di fare la spesa, ma sono stanchi e preoccupati e hanno bisogno di riposo”.
In sostanza, la Cgil ligure non si è impuntata per fare assumere nuovo personale nei supermercati (come accaduto in altri Paesi colpiti dall’emergenza coronavirus) per consentire una migliore turnazione di lavoro e quindi evitare assembramenti allo scopo di ridurre la possibile diffusione dei contagi, ma è andata avanti con lo sciopero per fare lavorare di meno il personale esistente.
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Secondo i sindacalisti liguri della Cgil:
“Le misure attivate dall’assessore Benveduti sono dannose poiché produrranno il risultato che chi aveva deciso di chiudere, da qui in avanti aprirà anche la domenica e la decisione di chiudere alle ore 15.00, costringerà le aziende a presidiare i punti vendita con un numero di persone di poco inferiore a quelle necessarie per aprire fino alle ore 20.00.
Anziché la chiusura domenicale delle attività di commercio alimentare nell’emergenza, come richiesto da Filcams Cgil Fisascat Cisl Uiltucs nazionali, l’assessore ha emanato una delibera che limita l’apertura fino alle ore 15.
Alla delibera è seguito un protocollo, firmato con le associazioni datoriali di categoria valevole fino al 30 aprile, segno che in tempo di corona virus a decidere gli orari degli esercizi commerciali non è la Regione, ma sono i gruppi della grande distribuzione organizzata, peraltro su suggerimento delle altre sigle sindacali locali, come dichiarato dall’assessore stesso”.